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Il caso

Omicidio del biologo in Colombia, si indaga sulla pista omofoba e sull’uso della droga che annulla la volontà


	Alessandro Coatti,
Alessandro Coatti,

Indagini in corso per ricostruire i dettagli del delitto di Alessandro Coatti, tra omofobia e crimini legati alla scopolamina, usata per annullare la volontà delle vittime

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Si sta seguendo anche la pista dell'omofobia nel caso di Alessandro Coatti, il biologo di Alfonsine (Ravenna) ed ex allievo della Normale scomparso sabato 5 aprile dopo essere uscito dall'hotel in cui alloggiava a Santa Marta, in Colombia. Ucciso e fatto a pezzi, le parti del suo corpo sono state ritrovate successivamente in varie parti della città. Secondo l'ambasciatore italiano a Bogotà Giancarlo Maria Curcio, si potrebbe trattare di "un crimine d'odio o di un incontro finito male. La Colombia è tollerante, c'è il matrimonio egualitario, ma certi casi non sono infrequenti".

Dov’era andato nelle ultime ore 

Sempre al Corriere l’ambasciatore ha spiegato: «Il ragazzo sabato 5 aprile rientra all’hotel Marovi dopo una gita al parco di Tayrona, si cambia per la serata, abbigliamento casual e si dirige da solo verso il Parque de Los Novios». Si tratta di una zona turistica ma che secondo Curcio è «piena di insidie», tra spaccio di stupefacenti e prostituzione maschile e femminile. «Noi sul nostro sito e su Viaggiare Sicuri della Farnesina, raccomandiamo la massima prudenza agli italiani in vacanza: nelle discoteche, nei locali notturni, nei ristoranti, si può finire prede delle bande della scopolamina».

Scopolamina, cos’è la sostanza che annulla la volontà

Una possibilità che viene presa in considerazione. «Gruppi criminali che abbordano i turisti e durante la serata, di nascosto, versano nei drink questa sostanza

ricavata da una pianta, che quando fa effetto ti annulla la volontà. Cioè rimani sveglio ma sei alla totale mercé di qualcun altro e scatta la rapina. Il turista viene portato al bancomat e gli fanno prelevare un sacco di soldi oppure tramite il computer lo fanno collegare alla sua banca e gli svuotano il conto e poi lo abbandonano incosciente in qualche zona remota. È successo anche con molti italiani, che il più delle volte forse per la vergogna preferiscono non denunciare. Ragazzi che siamo andati a recuperare, 24-48 ore dopo, a Bogotà».

Sul metodo usato dai criminali di fare a pezzi il corpo di Coatti, l'ambasciatore sostiene che il fatto di averlo smembrato è "per non farlo identificare o ritrovare, perché l'omicidio di un turista crea poi tanti problemi ai criminali: la polizia si mette a indagare, l'ambasciata del Paese d'origine fa pressione".

L’ipotesi dei narcos

I narcos o i paramilitari, «sono un'altra ipotesi, anche se loro hanno altre modalità», dice il diplomatico al Corriere della Sera.

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