Il Tirreno

Toscana

L'intervista

«Nuovo Isee, il 70% chiederà di modificarlo per accedere alle detrazioni. Ma nei Caf sarà il caos: ecco perché»

di Federico Lazzotti
«Nuovo Isee, il 70% chiederà di modificarlo per accedere alle detrazioni. Ma nei Caf sarà il caos: ecco perché»

Saverio Viola, amministratore delegato dei Caf Cgil in Toscana sullo scorporo dei titoli di Stato dalla Dichiarazione sotitutiva unica a marzo: «Pasticcio che si poteva evitare. E a pagare saranno come sempre i cittadini»

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Saverio Viola, amministratore delegato dei Caf della Cgil Toscana ha più di una perplessità sulla mossa di Governo e Inps: cambiare le regole per il conteggio dell’Isee a marzo, quando il 90% dei contribuenti ha già presentato la Dichiarazione sostitutiva unica. E adesso, con l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50mila euro dal conteggio, dovrà presentarla di nuovo.

Viola, adesso che succede?

«Bella domanda. Il rischio è creare il caso. Soprattutto perché sarà possibile modificare la Dsu per chi lo ha già fatto dal 5 aprile. Proprio quando i Caf cominciano la campagna fiscale per il 730».

E come si risolve la situazione?

«Ancora non c’è una procedura esatta, ne stiamo discutendo come Caf nazionale insieme a Ministero, Inps e Agenzia delle Entrate. Al momento non è nemmeno chiaro se quelle già fatte vanno rifatte on line o fisicamente. La cosa certa è che i Caf possano fare la Dsu con le nuove regole solo per chi lo ha presentato dopo il 5 marzo, quando è entrato in vigore il decreto. Il problema è che l’Isee lo hanno già presentato il 95% dei soggetti».

Quindi?

«Se la scelta, come sembra, sarà quella di rifarlo ex novo dal ai Caf, per noi sarà il caos. E per il cittadino una beffa».

Perché?

«Perché se non vengono trovate le risorse sarà l’utente a pagare. Visto che la norma dice che lo Stato passa ai Caf solo una dichiarazione».

Di quanto si parla?

«Per l’Isee di 13 euro».

Possibile che non tutti quelli che lo hanno presentato lo modifichino?

«Tutti i soggetti che hanno titoli di Stato modificheranno la Dsu. Il ragionamento è semplice: intanto abbasso l’Isee poi vedo a quali agevolazioni accedo. Solo chi ha Isee bassi oppure altissimi non lo farà».

Ma i titoli di Stato incidono così tanto sull’Isee?

«In percentuale non lo scoprirà mai, perché il calcolo lo fa l’Inps, ma se hai una casa che vale 50mila euro in proporzione abbassa di almeno un terzo. Pensate a chi ha un Isee di 27mila euro, se riesce ad andare sotto i 25mila accede, ad esempio, al bonus luce e ad altre agevolazioni. Ma in ballo ci sono anche l’assegno unico e gli sgravi, come quello per l’università dei figli».

Ma di quante persone parliamo che vorranno modificare il Dsu?

«Come Caf Cgil abbiamo fatto circa 170mila Isee in Toscana, che rappresentano un quarto del totale, quindi circa 680mila soggetti. Quelli da ripresentare saranno il 70%, dunque circa 500mila in tutta la Toscana».

Qualcuno ha già iniziato a chiamare per prendere appuntamento?

«Hanno già cominciato, ma stiamo prendendo tempo. Dobbiamo finire il tavolo della trattativa prima».

Perché hanno combinato questo pasticcio?

«Non lo so, ma so il colore di chi lo ha fatto. Una soluzione c’era: approvare il decreto prima della campagna. Così invece prima lo fai e ora te lo fanno rifare e devi anche pagare. Spero solo che la gente apra gli occhi». l
 

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