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Lavoro stagionale

Estate 2025 in Toscana tra orari assurdi, contratti fuorilegge e stipendi incerti: tutto quello che non va

di Donatella Francesconi
Estate 2025 in Toscana tra orari assurdi, contratti fuorilegge e stipendi incerti: tutto quello che non va

In Versilia decine di proposte per la prossima estate, il lavoro stagionale si prepara a partire tra nuove offerte e vecchi abusi

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VIAREGGIO. La stagione estiva 2025 moltiplica gli annunci di lavoro anche in Versilia, con il loro carico di sfruttamento che si ripropone, anno dopo anno, nelle forme più variegate. Proprio in questi giorni la Filcams-Cgil della provincia di Lucca è pronta a sporgere denuncia in Procura, come spiega la sindacalista Daniela Ricchetti, membro della segreteria del sindacato di categoria: «Nei sotterranei di un hotel della Versilia viveva un gruppo di lavoratori stranieri, presenti anche dei bambini, con l’acqua alle caviglie. Li abbiamo presi in carico e sporgeremo denuncia».

Contratti fuori legge e stipendi incerti

È la punta di un iceberg che declina in forme diverse lo sfruttamento e le assunzioni fuori da ogni contratto e normativa. Quest’anno, tra le decine di offerte di un posto di lavoro che si rincorrono in rete, torna con insistenza la dicitura “stipendio proporzionato alle proprie capacità professionali”. E tra centinaia di annunci ne abbiamo trovato uno solo – quello di un importante gruppo della hotellerie e della ristorazione – che fa espresso riferimento all’assunzione in base al contratto nazionale di lavoro. Mentre c’è chi – siamo sulla spiaggia viareggina – si spinge a offrire un “contratto stagionale con retribuzione competitiva”.

«Sono offerte proposte da cialtroni», commenta Ricchetti con riferimento allo stipendio proporzionato alle capacità che sarà il datore di lavoro a giudicare: «Messaggi che sono fuori da ogni legge, da ogni contratto, e che potrebbero significare altra illegalità, una volta accettati».

Straordinari e ferie non pagati: il lato oscuro del "lavoro grigio"

E se lo sfruttamento si declina in mille forme diverse, all’analisi del sindacato emerge che vi sia «un po’ meno lavoro nero, ma una valanga di grigio. Per esempio, mancati pagamenti degli straordinari, delle ferie, dei festivi, della malattia». A proposito dell’ammalarsi durante la stagione «c’è chi è stata schiaffeggiata dal datore di lavoro al rientro da tre giorni di malattia al grido di “non ti permettere mai più di ammalarti in stagione”. E qualcuno ha ricevuto lettere di contestazione per il periodo di malattia».

Orari flessibili? Solo a vantaggio dei datori di lavoro

Annuncio dopo annuncio tutti riportano un’altra dicitura inquietante: “orario da concordare”. Accettare o meno l’orario che viene via via proposto dal datore di lavoro condiziona il fatto che l’assunzione vada a buon fine o meno. In un quadro generale in cui abbondano i contratti part time che tali sono solo sulla carta, perché nella realtà si lavora a tempo pieno senza vedere la fine, prendere o lasciare. E la parte rimanente dello stipendio arriva “fuori busta”, cioè al nero.

Il boom delle esternalizzazioni: facchini e pulizie in appalto

La stagione 2025 vede un’altra particolarità sul fronte dell’occupazione stagionale nel settore del turismo: «Si contano ormai sulle dita di una sola mano», spiega ancora Ricchetti, «gli hotel della Versilia che gestiscono con personale proprio i servizi di facchinaggio e pulizia delle camere. Che, ormai, sono tutti esternalizzati». In lungo e in largo si muovono sul territorio, così, le cooperative più disparate che ai lavoratori propongono – di fatto – il cottimo: «Le vecchie ore che facevamo da dipendenti dell’albergo», racconta una lavoratrice, «di fatto diventano il numero di camere da rassettare, in una corsa contro il tempo che diventa impossibile da sostenere».

Personale senza esperienza? La strategia per abbassare i costi

C’è un’altra costante nelle offerte di lavoro per la stagione che verrà: sono molto poche, e indirizzate soprattutto ai cuochi, quelle nelle quali è richiesta una esperienza pregressa. Nella gran parte degli annunci si specifica che non è richiesta esperienza o che basta un anno nella mansione. Anche quando si tratta di posizioni di responsabilità come i bagnini. Per i quali per lo più vengono richiesti la maggiore età e il brevetto.

«Da una parte», sottolinea la sindacalista, «permane la difficoltà a trovare personale qualificato. Ma, dall’altra, il ragionamento è: cerco personale giovane così posso imporre le mie condizioni di lavoro». Per questo il sindacato ha tenuto una serie di incontri con gli studenti delle ultime classi dell’alberghiero “Marconi”: «Un percorso», sono le parole di Ricchetti, «che pensiamo di poter allargare ad altre quarte e quinte di altre scuole superiori. Incontri nel corso dei quali abbiamo fornito “pillole, anche scritte, relativamente ai punti salienti dei contratti nazionali che incontreranno nel loro cammino, una volta terminata la scuola. Perché spesso si accetta qualsiasi proposta perché non si hanno le informazioni necessarie».  l

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