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Alessandro Barbero appoggia Casa Rider, la Toscana è avanguardia per i diritti dei "fattorini"

Alessandro Barbero appoggia Casa Rider, la Toscana è avanguardia per i diritti dei "fattorini"

Lo storico invita a sostenere il progetto contro nuove forme di sfruttamento: è l'inizio di qualcosa?

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FIRENZE. Alessandro Barbero, storico, scrittore e divulgatore, dottorato di ricerca alla Normale di Pisa nel 1984, racconta il passato, a lezione e in tv, con passione. E allo stesso modo guarda al presente. Così quando dalla Cgil di Firenze lo hanno contattato per sostenere “Casa Rider”, ha ascoltato il progetto, fatto domande su come funzionasse e poi ha acceso la videocamera del cellulare e ha lanciato un messaggio che è un manifesto e un appello a nuovi modi di vedere la società del lavoro.

L'appoggio all'iniziativa

Il video è stato caricato nei giorni scorsi sulla pagina Facebook. «La Cgil Firenze – spiega il vincitore del premio Strega del 1996 – sta realizzando un progetto che a me sembra molto interessante. Si chiama “Casa Rider”. Consiste nell’aprire un luogo di ritrovo, di aggregazione, come si dice oggi, ma anche si sostegno e di informazione per i rider e potenzialmente per tutti i lavoratori immigrati. Sarà anche un posto – va avanti – dove si potranno riparare le bici, ma non sarà solo questo». Se fino a questo punto il messaggio è didascalico, ecco che arrivano una riflessione e una speranza.

L'inizio di qualcosa?

«Sarà il tentativo di creare una comunità e di darle tutti i servizi possibili. E si rivolge a quella categoria che oggi è diventata emblematica delle nuove forme di sfruttamento del lavoro, onnipresenti oggi e impensabile fino a pochi anni fa. Anche perché da storico comincio a essere curioso di scoprire se queste tante iniziative o vicende apparentemente isolate di cui vengo a conoscenza, riusciranno prima a poi a formare un tessuto vitale e perfino a produrre qualche cambiamento nella società in cui viviamo. “Casa Rider” - conclude – a me sembra un progetto che merita tutto il sostegno, visto che c’è una raccolta fondi chi è d’accordo con me può andare a vedere come si fa a contribuire».
 

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