La vertenza
Muore in casa a 31 anni tra le braccia della mamma
Capannori: la tragedia in mattinata, inutili i soccorsi. La salma per ordine del magistrato di turno è stata trasportato all’obitorio del Campo di Marte
CAPANNORI. «Mamma, mi sento male» sono state le parole che hanno dato il via a una sequenza adrenalinica fatta di soccorsi disperati e speranze naufragate quando il medico del 118 si è arreso all’evidenza di un corpo ormai inerme potendone solo constatare la morte.
Nessun problema di salute
Si chiamava Lorenzo Pecchia e aveva 31 anni. All’apparenza nessun problema di salute di cui lui o la mamma fossero a conoscenza. Ieri mattina, domenica 5 gennaio, poco prima delle 9 il destino ha scritto l’ultimo capitolo della breve vita del grafico e web designer venuto a mancare per un problema cardiaco davanti alla madre Gemma, devastata dal dolore.
I soccorsi
Era stato attivato anche l’elisoccorso Pegaso per un eventuale trasferimento d’urgenza all’Opa di Massa, ma il cuore del 31enne si è fermato prima di qualunque tentativo che non fosse la rianimazione anche con il defibrillatore. Pecchia, diplomato al liceo artistico Passaglia di Lucca, viveva con la mamma e a lei ha manifestato subito il malore di primo mattino.
La donna ha chiamato il 118 spiegando i sintomi del figlio sempre più in crisi e debilitato. In via del Marginone a Tassignano, frazione del comune di Capannori, sono arrivate l’automedica e un’ambulanza della Misericordia di Lucca. Il personale ha cercato di far riprendere il giovane colpito da un arresto cardiocircolatorio gravissimo. In parallelo è stato attivato l’elisoccorso Pegaso, ma nel giro di qualche minuto la richiesta è stata annullata. Il cuore di Pecchia si è spento nell’arco di poco tempo nonostante le rianimazioni anche con il defibrillatore praticate per tenerlo in vita quei minuti sufficiente per portarlo in ospedale. Nell’abitazione sono arrivati anche i carabinieri.
Riscontro diagnostico
La causa del decesso è naturale per quanto morire a 31 anni per un malore improvviso sia tutto fuorché ordinario. La salma per ordine del magistrato di turno è stata trasportata all’obitorio del Campo di Marte. E’ stato un riscontro diagnostico. Il dubbio è se Pecchia fosse stato un inconsapevole malato congenito di cuore. Capire perché è morto diventa una risposta più scientifica che consolatoria per la famiglia.