Regione Toscana, sorpresa sotto l’albero: «Soldi ai Comuni, ecco le opere»
Trenta milioni di finanziamenti contenuti nel maxi emendamento al bilancio
FIRENZE. «Una Regione amica, una Regione vicina». È con queste parole che il presidente Eugenio Giani presenta il maxi emendamento al bilancio di previsione della Regione. Lo ha annunciato in una conferenza stampa convocata, dopo il passaggio in commissione Bilancio, un paio d’ore prima dell’inizio di quel consiglio regionale che per i prossimi giorni ne discuterà l’approvazione. «Sono circa 30 milioni di euro in tre anni a sostegno dei Comuni», aggiunge, confermando anche i dieci milioni per l’abbattimento delle liste d’attesa.
Investimenti e crescita
«Sarà un bilancio di crescita e di investimenti – ha esordito Giani –. Di crescita perché ci sono risorse che abbiamo cercato di ritagliare per una politica di investimento territoriale che prevede, tra bilancio e maxi emendamento, circa 70 interventi mirati. Interventi che vanno a cofinanziare investimenti dei Comuni che necessitano di un ulteriore sostegno, interventi sui centri fieristici e interventi sulla difesa del suolo che sono rimasti fuori dalle emergenze e dalle urgenze. Accanto a questo – aggiunge – i dieci milioni previsti per l’abbattimento delle liste d’attesa. E una grande attenzione per la Toscana diffusa, quelle aree meno densamente abitate che però hanno bisogno di opere, servizi e collegamenti».
Gli investimenti
Nel maxi emendamento rientrano sostegni piccoli e grandi in tutta la Regione. Tra questi, due milioni verranno accantonati per la riapertura dei negozi nei borghi storici e per aiutare con l’affitto le coppie giovani. Nel lungo elenco di luoghi, progetti e milioni, più di due milioni andranno ai comuni della Lunigiana e Garfagnana colpiti dagli eventi climatici. 5 milioni e mezzo serviranno per liberare Minucciano e Casole (Siena) dal traffico dei camion, 400mila euro a Collesalvetti (Pisa) per l’accesso pedonale all’acquedotto leopoldino e anche 1,2 milioni al Comune di Camaiore per completare il finanziamento della scuola Chini. Finanziamenti anche per la Provincia di Pistoia, per Carmignano (Prato), Arcidosso (Grosseto), Santa Luce (Pisa) e, tra gli altri, Montalcino. Altrettanti interventi a bilancio sono anche i più pesanti in termini economici ma vanno anche questi nella medesima direzione, dare un sostegno diffuso. Ci sono 54 milioni per la tramvia fiorentina e 3,1 milioni per l’interporto di Guasticce a Livorno, 2 milioni per il centro di ricerca dell’agenzia spaziale a Prato e altrettanti per fare una piazza a Vaiano (Prato). Sarà finanziata con 10 milioni la variante di Grassina (Firenze), con 13 il ponte delle nove luci che collegherà Pienza a Castiglion d’Orcia. Solo per citarne qualcun altro, sono previsti 500mila euro per il restauro del teatro di Pescia (Pistoia), un milione per la sede della protezione civile a Montale e 1,1 per il centro civico di San Vincenzo. Confermati anche i 4 milioni per il palazzetto dello sport di Carrara e gli investimenti in vista del Giubileo a Chiusi della Verna.
Un circuito al contrario
«In condizioni normali quest’anno avremmo cinquanta milioni di euro in più a bilancio, ma dobbiamo darli al governo», dice Giani. È l’inizio di una lunga digressione tecnica per spiegare come il governo, negli ultimi due anni, richieda alle Regioni sempre più soldi.
Una dinamica contro la quale il presidente della Regione annuncia «battaglia» per poi spiegare che gli investimenti annunciati devono quindi essere inquadrati in un contesto preciso. Quello di un «bilancio che sarà gravato da oneri forti che il governo ci ha imposto e ci ha chiesto per un totale di oltre 63 milioni – dice – quaranta dei quali vanno a coprire il Fondo di solidarietà per il concorso agli obiettivi di finanza pubblica stabiliti in base a parametri concordati in sede di Conferenza delle Regioni, ai quali se ne aggiungono altri 23 che servono a coprire i limiti statali alla capacità di indebitamento imposti dall’Unione europea». Una cifra in parte coperta «dai buoni risultati che la Regione ha ottenuto sul fronte della lotta a evasione ed elusione fiscale – spiega – che hanno generato entrate aggiuntive per 50 milioni di euro a copertura parziale degli oneri aggiuntivi richiesti dallo Stato. Il prossimo anno sarà anche peggio – conclude Giani – è un circuito al contrario».