Edoardo Bove è stato operato: il defibrillatore e la scelta per restare a giocare in Italia
Il centrocampista ha accusato un malore durante il match con l’Inter
Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, è stato operato dopo il malore avvertito durante la partita contro l’Inter, domenica 1 dicembre. Il 22enne calciatore viola è stato sottoposto a un intervento per l'inserimento di un defibrillatore sottocutaneo, una procedura necessaria dopo il problema cardiaco che ha colpito il giocatore.
Intervento e ricovero a Careggi
L'operazione è avvenuta all'UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, ndr) dell'ospedale Careggi di Firenze, dove Bove è ricoverato da mercoledì 4 dicembre. Il giocatore, uscito dalla fase critica, ha ricevuto il dispositivo come parte del protocollo sanitario dell'ospedale. Il defibrillatore sottocutaneo è stato impiantato per consentire la dimissione del giocatore, che era stato portato in ospedale a causa di un problema cardiaco emerso durante la partita.
Diagnosi e cause del malore
Durante il periodo di ricovero, Bove è stato sottoposto a numerosi esami cardiologici. Le analisi hanno rivelato un’aritmia ventricolare, causata da una carenza di potassio nel sangue e da una miocardite post Covid.
Futuro e carriera di Bove
Il recupero di Bove continuerà con l’uso del defibrillatore rimovibile, che dovrà portare per almeno due mesi. Dopo questo periodo, il calciatore dovrà decidere se mantenere il dispositivo o passare a una versione definitiva. La scelta che farà avrà implicazioni anche sulla sua carriera. Se fosse costretto a tenere il defibrillatore in modo permanente, Bove non potrebbe tornare a giocare in Italia, come già accaduto in passato con il danese Christian Eriksen. Il centrocampista ex Inter, dopo il malore durante Euro 2020, ha dovuto lasciare il calcio italiano per trasferirsi in Premier League, dove le normative consentono il suo ritorno in campo.