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Toscana, il cemento si mangia la natura: in un anno addio a 356 ettari - La classifica dei territori più consumati

di Francesca Ferri
Toscana, il cemento si mangia la natura: in un anno addio a 356 ettari - La classifica dei territori più consumati

Tra i comuni Prato al primo posto per densità di consumo di territorio

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In un anno, il 2023, il cemento si è mangiato in Toscana 356 ettari di suolo, una superficie pari a 498 campi da calcio. Il risultato è che in totale tra edifici, infrastrutture e cantieri, in tutta la regione il suolo strappato alla natura misura 142.320 ettari (dato al 2023), pari al 6,19% della superficie totale, poco meno di 388,64 metri quadrati per abitante.

La fotografia l’ha scattata l’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici per l’anno 2023, prodotto del Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), pubblicato nei giorni scorsi.

Mappatura satellitare

«Il report viene redatto ogni anno attraverso immagini satellitari che fotografano il suolo», spiega Michele Munafò, curatore del rapporto, che si avvale della collaborazione di decine di professionisti in tutta Italia. «Poi sia con algoritmi che tramite la verifica di circa 60 fotointerpreti all’interno del sistema nazionale, viene calcolato il suolo che da area naturale viene occupato da nuovi edifici, infrastrutture e cantieri». Il sistema non rileva se le “trasformazioni” sono legittime o abusive. Dice solo cosa viene occupato dall’uomo.

Toscana semivirtuosa

E dunque com’è messa la Toscana con questi 356 ettari in più tolti alla campagna?

«Nel panorama nazionale sicuramente la Toscana è messa meglio di altre regioni simili sia in percentuale di suolo, che è meno un punto rispetto al dato nazionale, sia in termini di incremento», spiega Munafò.

L’Emilia Romagna, ad esempio, ha consumato nello stesso anno 814 ettari, il Veneto 891, la Campania 642. Meglio invece hanno fatto le regioni più piccole.

Inoltre in Toscana 19 ettari sono stati recuperati rispetto al 2022. «Per “recupero” si intende per lo più il ripristino di cantieri, ad esempio di aree estrattive. Piuttosto rari in Italia sono invece gli abbattimenti di edifici abusivi. E anche nei casi in cui questi edifici vengono abbattuti, non sempre viene fatto anche il ripristino».

I territori provinciali

Tra le province toscane, in termini assoluti quella che ha consumato più suolo (dato lordo) nel 2023 è stata la provincia di Firenze (107 ettari), seguita da Pisa (56), Arezzo (42), Livorno (40), Grosseto (30), Siena (25), Pistoia (20), Lucca (19), Prato (15). Molto distaccata, con solo 2 ettari di nuovo suolo consumato, la provincia di Massa Carrara.

Per capire l’impatto sulla superficie totale della provincia, però, più che il consumo assoluto è indicativa la cosiddetta “densità di consumo di suolo”, cioè i metri quadrati consumati rispetto agli ettari totali della provincia.

Il dato più alto, in questo caso, è quello di Prato, con 3,38 metri quadrati per ettaro di superficie, seguito da Livorno (3,21), Firenze (2,92), Pisa (2,20), Pistoia (1,87), Arezzo (1,19), Lucca (1,06), Grosseto (0,64), Siena ( 0,61) e Massa Carrara (0,21). La media regionale è 1,47.

I comuni capoluogo

Nella classifica dei comuni capoluogo di provincia, al primo posto per consumo di suolo c’è Prato (10 ettari), seguita da Arezzo (9) e Pisa (7). Più conservative sono state Firenze, Grosseto e Siena (3 ettari l’una), e poi Livorno e Massa (2 ettari l’una).

Aumento rispetto al 2022

«Rispetto all’anno precedente – osserva ancora il curatore del report, Michele Munafò – nel 2023 in Toscana c’è stato un incremento del consumo di suolo. Nel 2022 gli ettari consumati sono stata 288. Se però guardiamo agli anni ancora precedenti, osserviamo una sostanziale stabilità: nel 2021 si sono consumati 358 ettari, nel 2020 315 e nel 2019 362».

La terra “occupata”

Ma, insomma, alla fine, quanto suolo toscano è occupato da costruzioni fatte dall’uomo? Il dato totale al 2023 è di 142.320 ettari cementificati in Toscana, pari al 6,19% del territorio. È una percentuale inferiore a quella Italia, in cui è ricoperto il 7,16% del suolo, 2 milioni e 157.766 ettari., 7.254 dei quali solo nel 2023. Non è un caso che in Italia si “mangi” terreno al ritmo di 24 campi da calcio al giorno.

Nelle province toscane, Firenze è al primo posto con 25.913 ettari, seguita da Arezzo con 17.288, Pisa con 17.191, Lucca con 16.230, Siena con 15.394, Grosseto con 14.372,Livorno con 12.426, Pistoia con 9.898, Massa Carrara con 8.370 e Prato con 5.238.l


 

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