Adsp, definito il numero di autorizzazioni per il 2025
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha deliberato il massimo di autorizzazioni da rilasciare il prossimo anno per le operazioni e i servizi portuali. Interessati gli scali di Livorno, Piombino, Portoferraio e Rio Marina Cavo
Cinquantadue autorizzazioni alle operazioni e ai servizi portuali. E’ il numero massimo di quelle che rilascerà nel corso dell’anno 2025 l’Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. Il relativo dispositivo è stato pubblicato nei giorni scorsi sull’albo pretorio dell’ente e fa riferimento a quanto deliberato dal Comitato di Gestione nel corso della seduta svoltasi il 30 ottobre scorso, che ha preso atto anche del parere favorevole espresso al riguardo da parte della Commissione Consultiva.
Comitato e Commissione hanno dato seguito a quanto previsto dalla Legge 84/1994 in ordine al rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali e, in particolare, del provvedimento presidenziale del 2021 col quale è stato adottato il regolamento che disciplina anche l’esercizio delle operazioni e dei servizi portuali negli ambiti di giurisdizione, che per quanto concerne l’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale interessa i porti di Livorno, Piombino e Portoferraio e Rio Marina Cavo.
Relativamente alle operazioni portuali, il Comitato ha espresso parere favorevole alla proposta del Presidente di rilasciare per il 2025 un massimo di trentuno autorizzazioni alle imprese che operano in funzione di quanto previsto dall’articolo 16 della Legge di settore. Diciotto saranno nel porto di Livorno, dieci in quello di Piombino e tre nei porti di Portoferraio e Rio Marina.
Riguardo invece i servizi portuali, le autorizzazioni rilasciate saranno al massimo ventuno. Il Comitato, anche in questo caso, si è dichiarato favorevole rispetto alla proposta avanzata dal Presidente di concederne al massimo dodici per il porto di Livorno, sei per quello di Piombino e tre per gli scali marittimi di Portoeferraio e Rio Marina-Cavo. Anche qui dovrà trattarsi di imprese che operano in virtù dell’articolo 16 della legge 84/94.
Il Comitato di Gestione ha anche espresso parere favorevole sulla determinazione dei canoni previsti per il 2025 nei porti dell’ente, elaborati sulla base del suddetto provvedimento presidenziale del 2021 e fatto salvo l’aggiornamento degli indici Istat secondo le periodiche indicazioni fornite in materia di canoni demaniali marittimi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.