Briatore e la proposta dalla Toscana per il turismo: «Un nuovo museo, vi spiego come»
L’imprenditore interviene nell’ambito del G7 organizzato a Firenze: «Prendiamo esempio dal Prado e dal Louvre»
FIRENZE. Parte con gli elogi alla ministra Daniela Santanchè, l’imprenditore Flavio Briatore che con la Santanchè ha condiviso nel recente passato anche varie operazioni economiche – vedi la compravendita di azioni del Twiga a Forte dei Marmi –: «Il turismo è la più grande azienda d’Italia e produce il 18% del Pil ma è stato preso in considerazione solo con questo governo e con Daniela al ministero». Poi Briatore – nell’ambito del G7 del Turismo a Firenze, in svolgimento dal 13 al 15 novembre – passa alla sua proposta per far crescere il turismo in Italia, puntando su un museo unico per mostrare le grandi bellezze italiane finora custodite nei depositi delle gallerie d’arte. «Mi sembra una cosa logica: abbiamo il 70% delle opere d’arte nelle cantine, perché non si fa un museo come il Prado in cui entri dentro e c’è tutto? Avere un museo unico dove racchiudi tutto, come il Louvre a Parigi», ha detto Briatore parlando con i giornalisti a margine del panel ospitato a Palazzo Spini Feroni, sede storica della Maison Salvatore Ferragamo. «Noi siamo al 18esimo posto nella classifica dei musei e quindi mi sembra una cosa logica: nel museo unico ci mettiamo dentro tutta la roba che abbiamo in cantina e lo facciamo pagare – ha spiegato Briatore –. Potrebbe aiutare la gestione, noi vendiamo un turismo cheap, altrove si paga e anche tanto. Il turismo è una risorsa, è una delle poche aziende in Italia che possono funzionare, ma dovremmo averlo anche invernale, non solo estivo. È sicuramente una risorsa da valorizzare», ha concluso Briatore.
Bocelli
Al suo fianco il cantante Andrea Bocelli che parla della sua esperienza nel settore turistico: «Per far piacere a un amico ho comprato uno stabilimento balneare, l’ultima cosa che avrei mai pensato di fare nella mia vita. E anche quest’anno è stato premiato come bagno dell’anno, lo dico con orgoglio anche perché non ne ho nessun merito ma il merito è solo di coloro che ci lavorano. Noi siamo molto fortunati, primo perché siamo nati in Italia – ha aggiunto Bocelli – poi ancora di più perché viviamo in Toscana e ancora di più perché siamo a Forte dei Marmi. Amo la mia terra da sempre, lo dico, lo scrivo e lo canto da sempre, ho una natura molto stanziale».
Overtourism
Sull’overtourism interviene Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways: «Il turismo in Italia nel giro di qualche anno può arrivare a rappresentare il 30% del Pil. Per ottenere questo, occorre fare alcune cose: anzitutto, togliere l’aggettivo di overtourism, perché il turismo non può essere affrontato con politiche limitative. Il turismo è un’industria, è l’offerta che crea la domanda, nel momento che c’è l’overtourism significa che non c’è un’offerta adeguata». E per fare questo Turicchi sostiene «la necessità di investire in infrastrutture, trasporti, ricettività e nella nostra offerta culturale e artistica. Va fatto attraverso una politica industriale, cercando di superare la situazione in cui abbiamo regioni che hanno una logica effettivamente frammentata». E Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group si è soffermato sulla “bellezza”. «Abbiamo ordini per 1,6 miliardi di euro il che significa lavoro certo per i prossimi 3-4 anni. Ma non dite che vendiamo barche. Noi vendiamo libertà e bellezza. Ecco, in Italia dobbiamo imparare a produrre la bellezza perché è un paese che ha tanto da offrire. Abbiamo tanta tecnologia ma anche tanto artigianato che fa grande il made in Italy nel mondo».