Morto in cartiera a 69 anni, i dubbi: scarsi i controlli sul piazzale
Acquisiti hard disk della videosorveglianza e individuato il conducente del muletto: ora la procura, per la morte dell’operaio cartario, si concentra sulla sicurezza esterna
LUCCA. Acquisiti gli hard disk delle telecamere di videosorveglianza che inquadrano l’ampio piazzale, esterno all’azienda, dove avviene lo scarico della carta straccia e individuati il responsabile della sicurezza e il conducente del muletto killer che stava procedendo in retromarcia e giuria di non aver visto il pedone.
Da ieri mattina gli atti d’indagine della squadra Volante della polizia relativi alla morte sul lavoro di Luca Cavati, 69 anni, residente a Spianate, da una quindicina d’anni assunto come categoria protetta alla Cartiere Modesto Cardella Spa in via dell’Acquacalda a San Pietro a Vico sono sul tavolo del sostituto procuratore Lucia Rugani e per gli ulteriori accertamenti tecnici in materia di legge 626 la palla passa agli ispettori della Prevenzione Igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Usl. Saranno loro a doversi districare tra le norme e informare il magistrato su eventuali violazioni che possano in qualche modo aver portato all’incidente.
L’autopsia
Al di là del conducente del carrello elevatore – un senegalese di 58 anni residente nel comune di Capannori e che lavora in una cooperativa di facchinaggio esterna alla cartiera – nelle prossime 48-72 ore l’ufficio del pubblico ministero individuerà anche la figura aziendale delegata alla sicurezza sul lavoro oppure, se esiste, al responsabile della movimentazione merci sul piazzale esterno allo stabilimento dove ha trovato la morte l’ex floricoltore. Soltanto quando saranno individuate e iscritte a garanzia nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo tutte le figure che sono coinvolte nella vicenda il pm procederà al conferimento dell’incarico al medico legale Stefano Pierotti che, recatosi sul luogo dell’incidente mortale, ha già ispezionato il cadavere dell’addetto della cartiera e dovrà escludere che il decesso sia avvenuto per causa differente (esempio un malore improvviso) rispetto a quella dello schiacciamento di organi vitali causato dalle ruote del pesante muletto che trasportava diversi quintali di carta straccia. Possibile che l’accertamento medico legali slitti a lunedì mattina.
Nessuna indicazione
Sul piazzale non ci sono segnali indicatori delle zone dove possono transitare i pedoni (come avviene dentro l’azienda) o in quelle dove l’accesso è consentito solo a chi manovra i mezzi. E al di là di un cicalino sui muletti non ci sono strumenti tecnologici (radar, mini videocamere) che possano segnalare la presenza di persone a piedi. Dovrà essere chiarito se l’anziano dipendente poteva trovarsi in quel punto nel momento in cui è stato travolto dal muletto.