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Fi-Pi-Li, la provocazione di Giani sul pedaggio: «Una possibilità per non applicarlo c’è...»


	Un cantiere in Fi-Pi-Li
Un cantiere in Fi-Pi-Li

Il governatore: «La cosa che a me interessa più di ogni altra cosa è la costituzione della società Toscana Strade»

23 settembre 2024
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FIRENZE. «Faccio una battuta: se lo Stato ci dà i soldi, non c'è bisogno nemmeno del pedaggio. In questo momento lo Stato significa il ministro Salvini, e quindi anche il centrodestra che fa ragionamenti sul no al pedaggio nella Fi-Pi-Li. Il pedaggio arriviamo a ipotizzarlo perché c'è uno Stato che in questo momento in Toscana non ha visto partire un'opera pubblica da quando c'è questo governo». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervenendo sulla proposta del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, riguardo a Toscane Strade e alla gestione in sicurezza della superstrada Fi-Pi-Li, parlando con i giornalisti. «La cosa che a me interessa più di ogni altra cosa è la costituzione della società Toscana Strade; io ritengo prima di tutto importante costruire Toscana Strade, poi il quando comincia a attivare il pedaggio» (per i tir, ndr) «è qualcosa di secondario», ha spiegato Giani. 

Secondo il presidente della Regione, serve «affrontare la modernizzazione» della Fi-Pi-Li che «è cruciale per la Toscana, attraverso un percorso» che affida alla nuova società Toscana Strade «l'impegno sulla progettazione, sulla definizione e la decisione di quali sono i tratti in cui possiamo arrivare alla corsia d'emergenza, i tratti in cui è possibile arrivare alla terza corsia, i tratti in cui è necessario anche ridefinire tutto il tracciato, e su quelli poi le risorse le possiamo trovare». 

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