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Ingiustificata, colpevole e assordante l’assenza del governo a Sant’Anna

di Enzo Brogi

	Il parco della pace di Sant’Anna di Stazzema
Il parco della pace di Sant’Anna di Stazzema

A 80 anni dalla strage nazifascista

19 agosto 2024
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La nostra Toscana ha pagato un prezzo altissimo alla follia nazifascista. Proprio 80 anni fa l'esercito di Hitler, oramai sull’orlo della sconfitta, con l’aiuto dei fascisti nostrani, si macchiò di ulteriori nefandezze e stragi. Molte le donne toscane che si trovarono a piangere la morte tragica di padri, mariti e figli. Molti i luoghi, città e piccoli borghi, pendici dei monti, case sparse, come fossero una lunga terribile striscia di sangue. Su tutte Civitella della Chiana, Castelnuovo dei Sabbioni e Sant'Anna di Stazzema. Mille i morti innocenti strappati dalle loro case nei tre piccoli villaggi. Nel comune montano della Versilia furono 560 le vittime. Va da sé che siano state particolarmente solenni, nell’anno dell’ottantesimo, le commemorazioni.

A Civitella anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha richiamato ai valori della memoria e della Costituzione nata da quelle pagine drammatiche e dalla Resistenza. Così non è stato qualche giorno fa a Sant’Anna di Stazzema. Ingiustificata, colpevole e assordante l’assenza dei rappresentanti del governo nel luogo che sempre il presidente Mattarella ha definito «un sacrario europeo del dolore, un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace». Indignata e preoccupata pure la voce delle istituzioni toscane. «Non vedo la presidente del Consiglio, non vedo ministri, né sottosegretari. Lascia amarezza e un profondo dispiacere questa assenza che ha segnato anche la cerimonia per la liberazione di Firenze», ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani.

Mi auguro che vi sia comunque la consapevolezza che la Repubblica nasce da qui, da luoghi come Sant’Anna, dalla Resistenza e dall'opposizione al fascismo. La nostra bella Costituzione, il mescolarsi delle idee laiche e cattoliche che l’hanno ispirata, sono scolpite indelebilmente in quello che è successo in queste terre martiri. Chi non comprende questi valori e non conserva questa memoria non può contribuire al nostro sistema di convivenza civile. Il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, ha unito al rammarico per l’assenza del governo la richiesta di approvare la proposta di legge contro la vendita di oggetti con simboli fascisti e nazisti, nata anni orsono proprio in quel comune, raccogliendo oltre 250.000 firme.

Ma il Parlamento non la discute e con un presidente del Senato che si vanta dei suoi busti col Duce, non sarà facile. L'assenza del governo a Stazzema non può essere considerata una coincidenza sfortunata o una dimenticanza. Essa assume il significato di un preoccupante segnale di disinteresse e distanza rispetto alla nostra storia e ai principi che dovrebbero ispirare la vita democratica del Paese. Sono salito molte volte in quel sacrario, così come ho partecipato altre volte a Civitella della Chiana ed ogni anno a ricordare le vittime di Castelnuovo dei Sabbioni. Perché comunque, quel loro disinteresse, non potrà essere mai il nostro.

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