Il Tirreno

Toscana

Il dramma sfiorato

Viareggio, bimbo di due anni rischia di annegare in piscina: salvato dalla bagnina del campeggio

di Roy Lepore

	L'arrivo dei carabinieri e il Pegaso
L'arrivo dei carabinieri e il Pegaso

Il piccolo, originario di Firenze, ora è al Meyer, ma non è in pericolo di vita. Era in vacanza con i nonni: la ricostruzione degli attimi di paura

20 luglio 2024
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VIAREGGIO. Attimi di terrore, oggi pomeriggio (20 luglio), al camping Paradiso, sul viale dei Tigli a Viareggio, dove un bambino fiorentino di due anni ha rischiato di annegare in piscina. Grazie al tempestivo intervento della bagnina Patrizia è stata scongiurata una tragedia.

Cos’è successo

Fa caldo e qualche ospite del campeggio ha scelto il bagno in piscina. Il colpo d’occhio dell’addetta a sorveglianza e salvataggio nota che qualcosa non va come dovrebbe: un bambino è sott’acqua. Immediato l’intervento e subito scattano le manovre di rianimazione che permettono al piccolo di riprendersi, rigurgitando l’acqua ingerita. Nel frattempo che la bagnina rianima il piccolo, arrivano al campeggio sia l'automedica che un’ambulanza della Misericordia di Viareggio. La centrale operativa 118 allerta anche l’elicottero Pegaso che deve cercare un campo adiacente al camping per atterrare, in attesa delle decisioni prese dai medici. Che scelgono, poi, di trasferire in elicottero il bambino all’ospedale pediatrici Meyer di Firenze.

Il piccolo

Il piccolo era in campeggio con i nonni e con lui in ospedale è andata la nonna, mentre il nonno ha raggiunto Firenze in auto. Nel momento in cui è stato portato a bordo dell’elicottero, il piccolino piangeva, sicuramente spaventato dalla situazione che stava vivendo.

Diversi turisti hanno seguito tutto l’evolversi della situazione, con grande apprensione, tirando un respiro di sollievo quando le notizie sullo stato di salute del bambino iniziavano a essere più rassicuranti rispetto all’inizio. Fino a quando non sono andati via i mezzi di soccorso e non si è alzato in volo l’elicottero Pegaso, molti ospiti del campeggio sono rimasti facendo il “tifo” affinché il piccolo potesse recuperare e lasciarsi alle spalle la brutta disavventura per tornare spensierato a godersi insieme con gli amichetti queste vacanze estive. In campeggio sono arrivati anche i carabinieri, con tre auto, per ricostruire quanto avvenuto.

La bagnina

In più parti d’Italia, nel corso di questa estate, si sono verificati episodi simili con bambini in piscina che hanno avuto sorte peggiore. Ma il piccolo turista fiorentino ha incontrato sul proprio cammino la bagnina Patrizia, la cui tempestività nell’intervenire ha dimostrato quanto la professionalità sia importante in questi casi. Soprattutto quando in piscina ci sono bambini.

Adesso ci sarà da capire, ricostruendo i fatti anche con l’ausilio delle testimonianze che i militari dell’Arma raccoglieranno, cosa possa essere accaduto. Se il bambino sia scivolato nella parte della piscina dove si comincia a non toccare e si sia per questo trovato in difficoltà.

Quanto avvenuto dimostra che il pericolo con i bambini, i più piccoli ma anche quelli più grandicelli, è sempre dietro l’angolo. E bisogna sempre prestare la massima attenzione, perché sia il mare che la piscina possono trasformarsi in trappole mortali per bambini e bambine. Come ricorda bene la Versilia tutta, che il 17 luglio 2019 dovette fare i conti con la morte di una bambina di soli 12 anni nella piscina di uno stabilimento balneare a Tonfano.

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