Il Tirreno

Toscana

L'intervista

Meteo in Toscana, Giuliacci e la fine del caldo: «Presto la svolta "fresca", ma non è un'ondata record e vi spiego perché»

di Tommaso Silvi
A sinistra Andrea Giuliacci
A sinistra Andrea Giuliacci

Il punto della situazione del noto climatologo e la previsione per il resto della stagione estiva

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Fa caldo. «Ma non è un’ondata record, abbiamo affrontato di peggio negli ultimi anni». E tra qualche giorno le temperature scenderanno di qualche grado «per l’arrivo di correnti atlantiche che porteranno fresco e alcune piogge». In sintesi: «Dobbiamo resistere fino alla fine della settimana». A parlare è Andrea Giuliacci, climatologo e noto volto delle previsioni meteo televisive.

Partiamo dalla “domanda del momento”: quando finisce questo caldo?

«Stiamo attraversando una fase particolarmente intensa. Al centro e al sud dell’Italia le temperature sono piuttosto alte, mentre al nord Italia sono più basse ma con una maggiore sensazione di afa. La situazione cambierà tra domenica e lunedì, quando sull’Italia arriveranno correnti fresche di origine atlantica. Ci saranno piogge, ma non in Toscana, dove comunque avremo un abbassamento dei valori e un ritorno a un caldo sopportabile».

Come mai non è corretto parlare di “caldo record”?

«Perché lo dicono i numeri. Per esempio, fa meno caldo rispetto al luglio del 2023. In generale, dall’inizio del Duemila abbiamo vissuto ondate di calore ben più intense. Quello di questi giorni non è un caldo clamoroso, e chi dice il contrario commette un errore».

Quindi non siamo in presenza del famigerato anticiclone africano?

«La situazione attuale è figlia di un’alta pressione di matrice sub tropicale. Quando parliamo di alta pressione dobbiamo pensare che a sud dell’Italia, intorno ai 30 gradi di latitudine, c’è una fascia di alta pressione permanente. Una colonna atmosferica che esercita una pressione più alta sulla superficie terrestre, creando una sorta di muro d’aria che chiude la porta alle perturbazioni. Quando una zona viene riguardata dall’alta pressione, in estate, il tempo è bello, splende il sole e fa caldo, questo perché come tutti i fluidi anche l’aria se viene compressa si riscalda. Adesso sull’Italia è presente un’alta pressione che non “pesca” aria esattamente dal nord Africa, ma ha una componente più occidentale, quasi azzorriana (dalle Isole delle Azzorre, ndr), e quindi non porta correnti prettamente torride, di stampo africano, ma meno calde. Ecco perché è raro che in questi giorni si superino i 40 gradi, che invece sono stati superati più volte negli ultimi anni».

E per il prosieguo della stagione cosa dobbiamo attenderci?

«Diciamo che è difficile fare una previsione a lungo termine, ma possiamo basarci su ciò che è accaduto negli ultimi anni. Dobbiamo quindi attenderci un agosto in gran parte soleggiato, stabile e prevalentemente caldo. Senza dimenticare, inoltre, che ormai siamo abituati a vedere l’estate allungarsi anche nel primo periodo autunnale, quando sono diventate una consuetudine le incursioni calde con temperature sopra i 25 gradi. Anche a settembre, quindi, credo che avremo molte giornate con caldo e sole, tipicamente da mare».

Si può dire quindi che in Italia il clima è cambiato?

«Sì. Senza scomodare analisi a livello globale, è evidente che nel nostro Paese l’estate è diventata più lunga. Sono aumentati i giorni con temperature estive. Anche in riferimento all’attuale ondata calda, è scorretto parlare di caldo record se si fa riferimento agli ultimi 25 anni, in cui come detto in precedenza abbiamo vissuto situazioni ben più intense, ma non lo è se si prendono come riferimento i valori degli anni Ottanta e Novanta».

 

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