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Maxi deduzione riservata a imprese e professionisti per nuove assunzioni: come funziona e i requisiti

di Leonardo Monselesan
Maxi deduzione riservata a imprese e professionisti per nuove assunzioni: come funziona e i requisiti

Lo sconto del 120% a chi aumenta il numero dei lavoratori si arriva al 130% per categorie meritevoli di maggior tutela

08 luglio 2024
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Incentivi in arrivo per i datori di lavoro che, facendo assunzioni a tempo indeterminato, aumenteranno il numero di dipendenti nel corso del periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023.

Come annuncia il decreto attuativo del 25 giugno 2024, pubblicato dal ministero dell’Economia e delle Finanze ( Mef), le imprese virtuose potranno portare in deduzione fino al 130% del costo del lavoro per i neoassunti. Possono godere di questa agevolazione i titolari di reddito di impresa e gli esercenti arti e professioni, anche in forma di associazione professionale o di società semplice. Restano quindi esclusi i soggetti il cui reddito viene determinato diversamente, come ad esempio gli imprenditori agricoli.

Per accedere a questo beneficio è inoltre necessario aver svolto attività di impresa nei 365 giorni antecedenti all’inizio del periodo d’imposta soggetto all’agevolazione. Nel caso di periodi di imposta inferiori a 365 giorni, l’impresa può comunque godere della maggiorazione a patto che, all’inizio del periodo di imposta successivo a quello del 31 dicembre 2023, risulti in attività da almeno 365 giorni. Questo taglia fuori tutte le imprese nate tra il 2023 e il 2024. Sono escluse dall’incentivo le imprese che abbiano fatto ricorso ad istituti di risoluzione dello stato di crisi d’impresa di natura liquidatoria. Agli enti non commerciali residenti, invece, la maggiorazione del costo del lavoro spetta solo per il personale impiegato nell’attività commerciale o, in caso di impiego misto tra attività commerciale ed istituzionale, solo in proporzione alla componente commerciale dell’orario di lavoro, che in ogni caso deve risultare da separata evidenza contabile.

È inoltre impossibile godere dell’agevolazione se il reddito prodotto dai neoassunti non è determinato in modo analitico ai fini dell’Irpef o dell’Ires. L’altro requisito è arrivare, a fine nuovo periodo di imposta, ad un aumento occupazionale rispetto alla media del periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023. Questo deve risultare sia in termini di incremento dei dipendenti a tempo indeterminato, sia a livello complessivo, considerando anche quelli a tempo determinato. Non rientrano nell’incremento occupazionale i dipendenti trasferiti in altri rami dell’impresa o in altre società collegate, ad eccezione di quelli assunti proprio nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. In tale caso, ai fini della deduzione, la maggiorazione viene applicata sia dalla società da cui è stato trasferito il lavoratore che da quella che lo ha accolto in modo proporzionato al periodo di lavoro svoltovi.

Non vengono conteggiati nel computo dell’incremento occupazionale nemmeno i lavoratori assegnati all’estero, né quelli precedentemente assunti a tempo indeterminato da un’altra società dello stesso gruppo con la quale il rapporto di lavoro si sia interrotto dopo il 30 dicembre 2023, né i lavoratori in distacco. Vengono invece considerati sia i lavoratori che hanno subito una trasformazione da tempo determinato ad indeterminato dall’inizio del 2024, così come i soci lavoratori delle società cooperative, e i lavoratori in somministrazione. Nei casi di assunzioni part time, tali lavoratori vengono conteggiati in maniera proporzionale al loro orario di lavoro rispetto a quello previste dal rispettivo contratto nazionale. Al fine di determinare la maggiorazione da portare in deduzione, deve essere preso a riferimento l’importo più basso tra il costo effettivamente riferibile ai neoassunti a tempo indeterminato (risultante dal conto economico ai sensi dell’articolo 2425, primo comma, lettera B, n. 9, del Codice civile) e l’incremento del costo complessivo del personale rispetto a quello in servizio al 31 dicembre 2023. Il costo del personale da portare in deduzione viene quindi aumentato del 20%, con un ulteriore aumento del 10% per assunzioni di soggetti appartenenti a categorie meritevoli di maggiore tutela secondo l’allegato 1 del decreto legislativo 216/2023. 

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