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Seconde case, la Toscana spopola: prezzi saliti del 15,6%. I motivi dell’aumento e le mete più gettonate

di Ilenia Reali

	Le località di mare sono tra le più gettonate in Toscana
Le località di mare sono tra le più gettonate in Toscana

Gli acquisti, nella maggior parte dei casi, si concludono senza l’ausilio di un mutuo: le tipologie degli immobili più richieste

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Il Covid ci ha cambiato davvero. Fin da subito. La voglia di avere spazi di cui godere, per un periodo dell’anno più lungo possibile (complice anche la possibilità di lavorare in smart working) ha fatto crescere le richieste di seconde case, al mare prevalentemente, ma anche in campagna e in montagna. E di conseguenza anche il valore delle case che negli ultimi 5 anni, in base a un report di Scenari immobiliari, è aumentato in media del 15,6%. Con punte superiori al 17% come Lido di Camaiore (18,5%), Forte dei Marmi, Porto Ercole, Capalbio e Talamone.

L’analisi

«La Toscana – dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – rientra nelle top five delle regioni preferite per la vacanza al mare da parte degli italiani e di moltissimi stranieri. Dopo un periodo di “appannamento” dovuto al prevalere delle mete marine meridionali, ora la Toscana (come Liguria e Veneto) è tornata nelle preferenze dei vacanzieri. Contano la qualità della vita, i collegamenti più facili con le grandi città del nord e del resto d’Europa».

«Anche la pandemia – commenta i dati Breglia – ha dato un contributo alla ripresa del mercato immobiliare in regione. L’uso sempre più ampio dello smart working ha spinto tanti a trasferirsi per sempre o per lunghi periodi in località gradevoli ma ben collegate e soprattutto (rispetto a quanto accade nel sud Italia) aperte tutto l’anno e con buoni servizi».

Le mete

Così la casa al Forte o a Capalbio non si usa per un mese e la si affitta per un altro, ma viene usata in proprio per tanti mesi. Il boom di turisti che sta interessando l’Italia premia inoltre località storiche come Pienza e San Gimignano.

«Lo sviluppo della locazione breve è stata un’altra spinta alla crescita del mercato e dei valori. Si comprano piccoli appartamenti da ristrutturare e locare per brevi periodi. Ne deriva un mercato dove la domanda supera l’offerta in ragione di 3 a 1 e questo comporterà nel medio termine un ulteriore incremento dei valori».

Quali tipologie

La tipologia preferita, aggiunge lo studio di Tecnocasa, è il trilocale con il 32,5% delle compravendite, seguita dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti con il 28,2% delle scelte. Bene anche il bilocale che rappresenta il 24,4% delle transazioni. «Rispetto ad un anno fa – fanno sapere da Tecnocasa – si registra una lieve diminuzione della percentuale di compravendite di soluzioni indipendenti (passate da 29,4% a 28,2%) e un aumento di quella dei trilocali (da 30,3% a 32,5%)».

L’identikit di chi acquista

Ad acquistare la casa vacanza sono soprattutto persone di età compresa tra 45 e 54 anni e tra 55 e 64 anni (rispettivamente il 26,1 e il 26,5%). Rispetto all’anno precedente si registra un aumento dell’età media degli acquirenti: nel 2022 infatti la fascia compresa tra 45 e 54 anni componeva il 31,5% degli acquirenti. In lieve aumento la percentuale di chi acquista nella fascia più giovane, entro i 34 anni, che passa da 5,7% a 7,0%. Aumenta anche la percentuale di acquisti oltre i 64 anni che sale dal 16,0% a 18,6%. Continua inoltre la crescita della percentuale di single che acquistano la casa vacanza e che nel 2023 è salita al 18,6%, in costante aumento negli ultimi anni.

E i mutui?

E a riprova del fatto che la seconda casa viene scelta come investimento per i rendimenti il dato sui mutui: gli acquisti di case vacanza nella maggior parte dei casi – conferma Tecnocasa – si concludono senza l’ausilio di un mutuo (87,9% nel 2023). Solo il 12,1% delle compravendite è stato supportato all’accensione di un mutuo, si tratta della quota più bassa registrata negli ultimi anni.

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