Il Tirreno

A tavola con noi
Lo studio

Migliori ristoranti in Toscana? I risultati dell’app che studia le recensioni dei clienti

di Irene Arquint

	Gianmarco Tuccini, Goffredo Guidi e Niccolò Caselli, ideatori di Aeffective
Gianmarco Tuccini, Goffredo Guidi e Niccolò Caselli, ideatori di Aeffective

Lo studio fa capo ad Aeffective, costola nata all’interno del dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze: analizzato oltre 76mila giudizi pubblicati su Google negli ultimi due anni relativi a 809 indirizzi aderenti a Vetrina Toscana e li ha confrontati con circa 297mila recensioni riferite a 6mila realtà non inserite

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La saggezza degli antichi si allea ad uno strumento di ultima generazione, ed insieme verificano l’attinenza identitaria. Lo hanno fatto analizzando le recensioni affidate al web dai clienti di alcuni ristoranti e botteghe toscani.

Il progetto

Lo studio fa capo ad Aeffective, costola nata all’interno del dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze che ha preso in esame i giudizi su 809 fra ristoranti e botteghe iscritti a Vetrina Toscana e altri 6mila non aderenti al progetto della regione che promuove tradizione enogastronomica, territorialità e prodotti locali. Risultato? La percezione di veracità riscontrata sui menù dai fruitori dei locali che abbracciano i valori su cui insiste Vetrina Toscana è risultata più alta rispetto agli altri, con una percentuale crescente nelle realtà mugellane, seguite dalle livornesi, le aretine e via scendendo fino alla Piana Lucchese e all’Amiata.

La spiegazione

«Abbiamo addestrato il modello di intelligenza artificiale con prodotti e ricette tipiche della nostra regione – spiega Goffredo Guidi, fondatore della startup collegata alla facoltà di Filosofia – Due gli obiettivi: verificare quante recensioni riscontrino autenticità e capire se c’è correlazione fra questa e la valutazione». Cosa ne è scaturito? «Che negli esercizi del circuito di Vetrina Toscana abbiamo accertato autenticità e quanto più questo valore viene percepito, tanto più il cliente li consiglia». In circa un mese l’intelligenza artificiale addestrata dai cinque studiosi di Aeffective (che mutua il nome dai termini “affetto” ed “efficacia”), ha analizzato oltre 76mila giudizi pubblicati su Google negli ultimi due anni relativi a 809 indirizzi aderenti a Vetrina Toscana e li ha confrontati con circa 297mila recensioni riferite a 6mila realtà non inserite nel progetto attraverso il quale la nostra regione promuove la sua identità a tavola. Le recensioni contenevano parole chiave più tipiche nel Mugello come “tortelli”, “patata”, “nonno” e invece meno legate al territorio in zone come la provincia di Pisa dove sono emersi termini come “gelato”, “pinsa”, “poké”. «È fisiologico che gli ambiti con città molto turistiche come Pisa, Firenze e in misura minore Siena – spiegano da Aeffective – siano più soggetti ad una dequalificazione dell’offerta. Con l’incedere di un turismo internazionale l’algoritmo ha infatti trovato termini meno legati alla tradizione ma a un gusto internazionale».


 

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