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C’è un Giglio nel Chianti, il ristorante che nasce in una casa colonica: il giovane chef e il menu

di Claudio Mollo
Lo chef Marco Bagordo e un piatto in menu
Lo chef Marco Bagordo e un piatto in menu

Sorpresa, nella campagna di Empoli tradizione raffinata: il viaggio nel gusto

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EMPOLI. Da un’idea a una concretezza, la visione di territorio, di tradizione, di accoglienza, reinterpretata sotto forma di un ristorante, pensato e realizzato in un agriturismo nelle campagne adiacenti Empoli. La voglia di raccontare la Toscana attraverso i suoi sapori, i suoi colori. Nasce così il “Ristorante Podere Giglio”, una location ricavata all’interno di una casa colonica, nel cuore del Chianti fiorentino, al centro del crocevia tra Firenze, Pisa e Siena. Il ristorante fa parte della Società Agricola Torre Serena, che produce anche vino, un ottimo extravergine e miele.

Lo chef

In cucina, lo chef Marco Bagordo, che a soli 28 anni è già come giovane promessa della ristorazione toscana. Originario di La Spezia è reduce da alcune esperienze toscane e da un importante periodo passato come secondo di cucina, a fianco di un nome noto della ristorazione nazionale, che ha segnato profondamente il suo stile. D’impronta creativa, la sua cucina, si basa su un attenta e continua ricerca delle migliori produzioni, esclusivamente toscane, ricca di spunti innovativi, fantasia e identità gustative, in un menù che propone sia carne che pesce. In grado di soddisfare tutti i palati. anche quelli più esigenti.

Un viaggio nel gusto che parte da piacevolissimi entrée e propone un menu degustazione di quattro portate, oppure la scelta dei piatti in carta che segue rigorosamente le stagioni. La carne è prevalente, ma ci sono anche alcuni piatti di pesce. La tradizione viene reinterpretata in modo raffinato e mai forzato, con un risultato piacevolissimo.

Il menu e le figure

Per dare un idea, per gli amanti della carne, si inizia con il benvenuto per poi passare a sfiziosi antipasti come l’agnello brasato, spuma di patata e fieno e grano soffiato, o una “battuta di Chianina, salsa e pere al vino rosso e pepe nero”, fra i primi piatti, dei “bottoni ripieni di coniglio, trota affumicata e aceto e polvere di lamponi” e altre fantasiose composizioni. Fra le scelte profumate di mare, una gustosissima “seppia scottata, cime di rapa in consistenze e salsa alle acciughe“, passando poi ad una “minestra di pesce e crostacei, con cavolfiore e zafferano”. Sono presenti anche piatti di cucina vegetariana. Insomma, tra fantasia e bontà, non ci si annoia. I vini sono gestiti da un altra giovane figura: Davide Ritrovati, sommelier, con esperienza decennale, propone una carta contenuta, ma in continuo sviluppo, sempre in cerca di novità vicine e lontane, da aggiungere ai vini presenti. Soprattutto locali e del resto della Toscana.

ll personale di sala è qualificato e in grado di offrire un servizio attento e professionale, con un ridotto numero di coperti, circa 30, comodamente disposti all’interno di una sala principale e di un salotto privée, con la parte dell’ingresso principale, dedicata all’accoglienza a dividere i due ambienti. La buona stagione, attiva lo spazio esterno con 45 coperti disponibili e permette di trascorrere piacevolissime cene immersi nel fresco della campagna empolese. Sono disponibili anche alcune camere, impostate in stile classico-elegante a rafforzare l’ospitalità. Ambienti curati, ampi spazi, colori caldi e arredi moderni. Così si presenta, agli amanti della ristorazione di qualità, questo nuovo ristorante, all’interno di un podere già molto conosciuto per le sue produzioni agricole, una realtà permeabile con il territorio, aperta alla partecipazione attiva delle persone che lo abitano e impegnata, nella realizzazione di un progetto che arricchisce e dà valore alla comunità e al luogo stesso.

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