Il Tirreno

Lusso e mare

Il Twiga è in vendita, la proprietà: «Ci sono proposte». Ma una è in pole position

di Luciano Menconi

	Due immagini del Twiga
Due immagini del Twiga

Briatore è sempre più impegnato in Formula 1. E così il brand attira diversi interessi. Tra gli imprenditori che si sono fatti avanti c’è l’erede del fondatore di Luxottica, che ha già investito in Versilia

17 ottobre 2024
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PIETRASANTA. A Leonardo Maria Del Vecchio piace il Twiga. Che il figlio dell’ex patron di Luxottica abbia puntato gli occhi sull’iconico brand di Flavio Briatore lo confermano dai piani alti di Majestas, la holding del lusso che detiene anche la quota maggioritaria del Twiga di Marina di Pietrasanta. Con una puntualizzazione che smonta il modo in cu ialcuni organi di informazione parlavano di una presunta imminente vendita da parte di Briatore della discoteca dei vip nel cuore della Versilia.

«Quella di Del Vecchio è una delle tante manifestazioni di interesse nei confronti del Twiga che abbiamo sempre ricevuto – spiega Patrizia Spinelli, ad di Majestas e braccio destro dell’imprenditore piemontese – nell’ultimo periodo, complice anche l’impegno sempre più intenso che comporta la Formula 1 per Briatore, queste attenzioni sono aumentate. Ma di richieste e proposte sul Twiga ne abbiamo sempre ricevute, come ad esempio quattro mesi fa da parte di un fondo americano. Il nome di Del Vecchio evidentemente favorisce la mediatizzazione di questo tipo di notizia ma devo dire che al momento non vi è nulla di più che una manifestazione di interesse come peraltro sono state e sono presentate anche da parte di altre realtà».

Dunque: che ci siano stati avance e magari colloqui avviati sì, che si sia vicini a tradurre questo in una possibile compravendita – almeno al momento – pare proprio di no.

Di sicuro c’è che il marchio Twiga è appetibile per chi, come Leonardo Maria Del Vecchio, vuole investire in questo tipo di settore. In particolare in zone evocative e attrattive come la Versilia. Il quartogenito del fondatore di Luxottica con la Triple Sea Food che fa capo alla sua Lmdv Capital ha acquistato prima dell’estate scorsa l’ex stabilimento balneare – con annesso ristorante stellato – Franco Mare a Marina di Pietrasanta. Un investimento importante (si parla di oltre quattro milioni) che ha portato al lancio del nuovo marchio “Vesta Mare” (dopo “Vesta Portofino” e altri locali vip a Milano).

Secondo le indiscrezioni giornalistiche che sono rimbalzate da Milano l’attenzione di Del Vecchio sarebbe rivolta a tutto il sistema Twiga, dunque non solo alla spiaggia e alla discoteca di Marina di Pietrasanta ma anche ai due locali di Montecarlo di Monaco, a quello di Londra e alla Baia Benjamin di Ventimiglia.

Si vedrà nelle prossime settimane se l’interesse espresso dalla società guidata da Del Vecchio si tradurrà in qualcosa di concreto. Dovendo tra l’altro fare i conti anche con il fatto che uno degli azionisti del Twiga versiliese, ovvero Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della ministra del turismo Daniela Santanchè, sarebbe tutt’altro che intenzionato a cedere il suo 33 per cento della società.

In ogni caso, come ha spiegato pochi giorni fa al Tirreno l’ad Mario Cambiaggio, il Twiga di Marina di Pietrasanta è in buona salute, ha chiuso l’estate con i conti a posto ed è pronto ad affrontare l’asta imposta dalla direttiva Bolkestein. «Abbiamo investito tanto in questi anni, perciò siamo sereni e fiduciosi» ha detto Cambiaggio sottolineando come «l’obiettivo sia consolidare le nostre attività in Versilia, Twiga e Craxy Pizza: non abbiamo altre priorità».

Parole impegnative ma che, quando si parla di affari a sei zeri, dovranno misurarsi con la prova dei fatti.

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