Peccioli borgo dei borghi 2024, tutto è nato da una "pozzanghera" (...di percolato)
Il sindaco Renzo Macelloni: «Vinta una scommessa lunga 34 anni: ecco come i rifiuti sono diventati una risorsa per finanziare cultura e servizi»
PECCIOLI. Tutto è cominciato con una “pozzanghera” di percolato nella discarica di Legoli che molti volevano chiudere. «È così. C’era un problema ambientale da risolvere, noi abbiamo capito che i rifiuti, quando sono ben gestiti, possono diventare una risorsa. Non era facile e nemmeno scontato, ci siamo riusciti con un modello che molti ci invidiano» dice il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni.
Una storia lunga 34 anni con alti e bassi, come è normale che sia. Correva l’anno 1990 quando il piccolo Comune si trovò a dover bonificare quella “pozzanghera”, di cui spesso parla il sindaco, intorno a cui c’erano cittadini pronti a dare battaglia, come contro altre discariche della Valdera poi rimaste chiuse. «Ci siamo messi in testa di bonificare quel sito anche se la discarica stava per chiudere. Da lì siamo partiti, l’unica possibilità era quella di avere una gestione industriale dei rifiuti. È del 1990 il primo progetto industriale di gestione della discarica». Invece di chiudere l’impianto, il Comune lo ampliò con le migliori tecnologie per ridurne l’impatto ambientale. È datata 1997 la nascita della società Belvedere Spa, a capitale misto, pubblico e privato. Ma non con un solo partner privato. Un azionariato popolare aperto ai cittadini, circa un migliaio. «Anche su questo siamo rimasti un’esperienza unica in Italia. Negli anni abbiamo mantenuto un’unica visione: prima abbiamo pensato alle scuole, alle strade e ai servizi».
Con la Fondazione “Peccioli per”, un progetto che considera la cultura e il paesaggio come investimenti indispensabili per lo sviluppo, sono arrivati altri investimenti per la promozione dell’arte e della cultura, le iniziative letterarie, musicali e teatrali, eventi, pubblicazioni, il festival 11 lune, le installazioni di arte contemporanea. Non è finita qui: Peccioli attende dalla Regione l’ok per un ampliamento della discarica che ormai non è più solo la classica “gallina dalle uova d’oro”. Nel 2023 oltre settemila persone hanno varcato i suoi cancelli per andare a curiosare nell’anfiteatro realizzato sui terrazzamenti dei rifiuti e tra i Giganti che affiorano dalle colline. Chi lo avrebbe mai detto.
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