Il Tirreno

L’Uomo Ragno e la banana blu Mostra “open” a Pietrasanta

L’Uomo Ragno e la banana blu Mostra “open” a Pietrasanta

In anteprima le opere di veneziano esposte da giugno  

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PIETRASANTA. All’ombra del campanile del duomo Biancaneve, esasperata dal suo quotidiano, tiene in mano una pistola con cui ha appena ucciso uno dei sette nani e che giace, in una pozza di sangue, ai suoi piedi. A pochi metri di distanza Papa Francesco si diverte su uno skate mentre l’Uomo Ragno porta a passeggio il figlio insieme alla versione extralarge di Wonder Woman. Sono i soggetti di “The Blue Banana”, la mostra che dal 19 giugno invaderà il centro (e non solo) di Pietrasanta a firma di Giuseppe Veneziano, destinata a lasciare in scia la prossima estate, parole, punti di domanda e, ciò che più conta, dosi non omeopatiche di curiosità.

Quattordici le sculture in proposta, in resina, bronzo e marmo che Veneziano, pittore prestato alla scultura, ha realizzato nei laboratori della Piccola Atene e che oggi sta completando dipingendone una a una. E se Biancaneve assassina è messaggio visivo, controverso, che si lega al dramma del genitore che uccide, al culmine della follia, il proprio figlio, Papa Francesco che se la spassa gaudente su uno skate è mantra di vita e di gioco, mentre la figura di Dante Alighieri di cui quest’anno ricorre l’anniversario dei 700 anni dalla morte, intento a scrivere la Divina Commedia su un portatile seduto dalle parti del bar Michelangelo, è un interagire con la realtà che fa da sfondo all’esposizione. «La mostra promossa dal Comune di Pietrasanta d’intesa con la Galleria Futura – spiega Claudio Francesconi, direttore della stessa galleria mentre il curatore è Andrea Del Guercio – è stata appositamente concepita per gli spazi di piazza Duomo e del centro storico e l’evento si articolerà seguendo un percorso spettacolare che coinvolgerà il pubblico in un gioco di scoperte e rivelazioni». Sculture monumentali chiamate a evocare altre note figure come i simboli della moda intesi in quanto coppia in ogni suo risvolto Dolce e Gabbana e poi ancora Charlie Chaplin con Venere, il David di Michelangelo in versione Giuseppe Veneziano “traslocato” nella nuova piazza Carducci, mentre al centro di piazza Duomo reciterà da protagonista una gigantesca banana blu di otto metri e mezzo di lunghezza che allude alla dimensione finanziaria dell’Europa occidentale in cui si collegano le grandi capitali politiche». —

Luca Basile

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