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Quando Ubaldo Bonuccelli andò negli Usa per curare Muhammad Ali


	Ali tremanta accende la fiaccola olimpica ad Atlanta '96, a destra con il dottor Bonuccelli
Ali tremanta accende la fiaccola olimpica ad Atlanta '96, a destra con il dottor Bonuccelli

Il grande neurologo toscano esperto di Parkinson fu al fianco della leggenda dello sport tra il 2010 e il 2011. Una storia di eccellenza da ricordare nel giorno della sua scomparsa

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VIAREGGIO. Forse il malato di Parkinson più famoso di tutti i tempi, l’uomo che nella sua battaglia finale diede visibilità e attenzione alla terribile malattia neurodegenerativa. Muhammad Ali e la sua mano tremante mentre accendeva il braciere olimpico alle Olimpiadi di Atlanta 1996 sono una fotografia che si aggiunge alle tante immagini indimenticabili lasciate alla storia dal pugile statunitense. La forza nella fragilità. E Ubaldo Bonuccelli, il grande neurologo viareggino scomparso il 6 febbraio, fu al suo fianco per quattro mesi per curarlo.

Quattro mesi al Muhammad Ali Parkinson Center

Non è da tutti, e non accade tutti i giorni, trascorrere quattro mesi con una leggenda vivente. E per lavoro, per giunta. Ubaldo Bonuccelli tra il 2010 e il 20122 trascorse quattro mesi di ricerca scientifica, negli Stati Uniti, al Muhammad Alì Parkinson Center, nel team dei migliori neurologi del mondo, impegnato a seguire la ricerca contro il Parkinson e a curare il più grande pugile della storia, autentica icona del Dopoguerra, tra sport, pacifismo e impegno per i diritti delle minoranze.

Il viaggio in Arizona

Il professor Bonuccelli era allora direttore scientifico dell'Atorn (Associazione Toscana Ricerca Neurologica) ed autore con il giornalista Fabrizio Diolaiuti del libro “Intervista al Cervello” (Sperling & Kupfer). Andò nel dicembre del 2010 a Phoenix in Arizona, al Barrow Neurological Institute e al centro Medico St. Jospeh-Muhammad Alì Parkinson Center; nel team del prof. Abraham Lieberman che stava lavorando a una ricerca neurologica internazionale.

I leader della ricerca contro il Parkinson a livello mondiale

Il centro e la clinica di Phoenix sono riconosciuti a livello mondiale come leader nella ricerca e nella cura di pazienti afflitti da malattie neurologiche e in particolare del morbo di Parkinson. L'Istituto tratta anche pazienti con una vasta gamma di condizioni neurologiche, tra cui i tumori cerebrali e spinali, le condizioni cerebrovascolari e malattie neuromuscolari. I suoi medici e ricercatori sono impegnati nel fornire assistenza ai pazienti e nel trovare i modi migliori per il trattamento dei disturbi neurologici.

Le cure al campione
Il team internazionale di cui fece parte Ubaldo Bonuccelli si occupa anche delle cure personali di Muhammad Alì (ex Cassius Clay) che, come noto, ha combattuto contro il Parkinson per molti anni, prima della scomparsa nel 2016.

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