Il Tirreno

su netflix 

Gli ebrei ultra-ortodossi di “Shtisel” tornano per la terza stagione

Gli ebrei ultra-ortodossi di “Shtisel” tornano per la terza stagione

La serie israeliana è diventata un successo mondiale In preparazione un remake negli Usa diretto da Lonergan 

3 MINUTI DI LETTURA





MILANO. “Shtisel”, la serie cult israeliana ambientata nel mondo degli ebrei ultra-ortodossi di Gerualemme, dopo il successo a sorpresa raccolto un po’ in tutto il mondo avrà un remake a stelle e strisce firmato dalla creatrice di “Dexter” e “Insatiable” Lauren Gussis e diretto da Kenneth Lonergan, il premio Oscar per “Manchester by the sea”.

«Sarà una storia moderna alla Romeo e Giulietta su una diciottenne ultra-progressista sul punto di acquistare la sua libertà personale e il giovane ultra-ortodosso da cui è potentemente attratta: così potentemente che si sente pronta a scardinare la sua vita pur di stare con lui», hanno fatto sapere gli studi Cbs che produrranno la serie assieme a Fremantle. Lonergan era al top dei desideri di Cbs, ma gli studi non ci speravano, visto che il regista dirige di solito soggetti di cui è anche sceneggiatore. Ma la storia del nuovo “Shtisel” ha fatto scoccare una scintilla: dopo lunghe conversazioni con Gussis e con molti rabbini, il regista premio Oscar è salito a bordo per quello che sarà il suo primo progetto televisivo.

A metà tra dramma e commedia, la serie originale “Shtisel” intanto è tornata in questi giorni per la terza stagione su Netflix, attesa dai tanti fan che avevano già seguito le prime due stagioni. Creata e diretta da Ori Elon e prodotta da Dikla Barkai per il canale israeliano YesOh, la saga di una famiglia Haredi del quartiere di Geula a Gerusalemme ha risuonato ben oltre i confini di Israele dopo esser stata adottata nel 2018 dal colosso dello streaming: un destino analogo a quello della canadese “Schitt’s Creek” che ha fatto man bassa di premi agli ultimi Emmy e ai Golden Globe. La terza stagione prende il via sei anni dopo le prime due. Girare le nove nuove puntate non è stato facile, non solo a causa del Covid ma anche per le complicazioni di riunire un cast che, grazie al successo degli episodi precedenti, ha visto andare ciascuno per la sua strada: «Tutti volevano partecipare alla terza stagione, ma è stato difficile riportarli sul set con lo stesso tipo di salario – ha spiegato Dikla Barkai – È una serie modesta e una modesta produzione, con il tipico budget israeliano, mentre gli attori sono ora molto più noti con diverse aspettative e un diverso mercato».

Nel cast di “Shtisel”, che include anche Dov Glickman (il patriarca Shumel) e Michael Aloni (il figlio sognatore Akiva), c’è ad esempio Shira Haas, la sposa bambina Rumachi, diventata tra seconda e terza stagione di “Shtisel” la applaudita protagonista della straordinaria miniserie di Netflix “Unorthodox”, un ruolo per il quale la giovane attrice israeliana ha ricevuto nomination agli Emmy e ai Golden Globe e importanti scritture negli Usa. —

Primo piano
La tragedia

Lorenzo Bertanelli ucciso dall’elica dello yacht nel porto di Genova: aperta un’inchiesta per omicidio colposo

di Giovanna Mezzana