Polmoniti e malattie respiratorie, la Toscana tra le più colpite: come riconoscerla e come curarsi
Circolano diversi virus influenzali, RSV e SARS-CoV-2 sta mettendo a dura prova il sistema sanitario: gli esperti chiedono maggiore copertura vaccinale
In questi giorni, come sempre accade in questa stagione, tanto gli ospedali quanto i presidi territoriali come gli studi dei Medici di Medicina Generale sono sotto pressione. In particolare, si registra un aumento degli accessi al Pronto Soccorso collegati a sindromi simil-influenzali con complicanze a livello respiratorio. Gli ultimi dati del sistema di Sorveglianza RespVirNet hanno mostrato un aumento del numero di casi di sindromi simil-influenzali nella quarta settimana del 2025 con un'incidenza che ha superato la soglia di "alta" intensità (17,3 casi per mille assistiti).
Toscana tra le più colpite
Maggiormente colpite sono alcune regioni come Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Sardegna con un aumento, in alcune di queste regioni, dei ricoveri per polmoniti da diversi patogeni. Non si sa quanto potrà durare questo plateau. Ciò su cui convergono i clinici sono alcuni concetti: è fondamentale una maggiore copertura vaccinale, soprattutto nei pazienti fragili, per evitare complicanze; l'assunzione di farmaci deve avvenire sotto stretto controllo medico, soprattutto per quanto riguarda gli antibiotici, il cui abuso può provocare una crescita della resistenza dei batteri agli antibiotici stessi.
I sintomi
«L'influenza di quest'anno si caratterizza per forme prolungate rispetto al solito: la forma acuta con febbre dura 3-4 giorni,
seguiti da una fase di sintomi come astenia, cefalea, dolori muscolari. C'è il rischio di prescrizioni inappropriate di antibiotici che dobbiamo cercare di gestire e governare. Il riscontro di casi di polmonite in corso di queste forme virali è stato segnalato da diverse fonti di osservazione anche nelle Cure Primarie, la maggior parte delle quali vengono curate a domicilio», spiega
Alessandro Rossi, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie.
La tempesta perfetta dei virus respiratori
«A determinare queste sindromi simil-influenzali è la concomitante presenza di diversi virus respiratori- spiega Roberto Parrella, Presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali - Simit- I campioni esaminati dai vari laboratori risultano positivi in varie percentuali a virus influenzali di tipo A e B, Virus Respiratorio Sinciziale, SARS-CoV-2, Rhinovirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, Adenovirus, Bocavirus e virus parainfluenzali. La co-circolazione di questi diversi virus può aumentare il rischio clinico e la possibilità di complicanze soprattutto nei pazienti anziani, nei fragili con patologie croniche o con alterazioni del sistema immunitario e nei bambini al di sotto dei 5-6 anni d'età. In questa popolazione i virus circolanti possono determinare sintomi più severi che portano ad un affollamento delle strutture d'emergenza ed a un aumento dei ricoveri ospedalieri per varie complicanze.
L’importanza dei vaccini
Bisogna aumentare la copertura vaccinale tra anziani e persone a rischio per ridurre la progressione verso manifestazioni cliniche gravi, che portano a sovraccaricare il sistema sanitario. La protezione dovrebbe riguardare non solo i virus influenzali, ma anche altri patogeni come il Virus Respiratorio Sinciziale, responsabile di gravi manifestazioni cliniche nelle popolazioni a rischio, per il quale esiste una protezione vaccinale efficace».