Il Tirreno

Prato

L’escalation

Prato, non si ferma la “guerra” nella comunità cinese: colpi di pistola e un accoltellato nella notte

di Paolo Nencioni

	Il punto dove è avvenuto l'agguato della scorsa notte
Il punto dove è avvenuto l'agguato della scorsa notte

L’obiettivo dell’agguato davanti al campo della Zenith in via del Purgatorio è un orientale che è stato ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita

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PRATO. Continua la “guerra” senza esclusione di colpi all’interno della comunità cinese. Dopo il brutale pestaggio di mercoledì notte all’interno del locale Jld Music Bar di via Filzi, durante il quale un cinese sulla quarantina è stato preso a bastonate in testa e ridotto in fin di vita, un altro episodio è avvenuto la scorsa notte in via del Purgatorio, se possibile ancora più preoccupante.

La Procura rende noto che intorno all’1,15 un gruppo di cinesi armati di coltelli, manganelli telescopici e armi da fuoco hanno aggredito un loro connazionale, che è stato raggiunto da diverse coltellate ed è stato ricoverato in ospedale, ma non è in pericolo di vita. Al momento risulta completamente sconosciuto alle forze dell’ordine.

Nel corso dell’agguato sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco, non si sa se a scopo intimidatorio oppure diretti verso l’obiettivo dell’aggressione, che comunque non è stato colpito. E al momento nessun altro cinese si è presentato in ospedale con ferite da armi da fuoco. Sull’ennesimo scontro tra bande indaga la squadra mobile della polizia.

L’agguato è avvenuto nel parcheggio di via del Purgatorio, davanti al campo della Zenith. A quell’ora il parcheggio era pressoché deserto. La pizzeria della società era già chiusa e il custode della Zenith racconta di essere uscito verso mezzanotte e mezza e di aver visto non più di due o tre auto parcheggiate nei pressi dell’ingresso, mentre nel punto dove poi è avvenuta l’aggressione non c’era nessuno. Sembra probabile dunque che gli aggressori e la vittima dell’agguato possano essersi dati appuntamento proprio lì per chiarire alcune questioni in sospeso. Un chiarimento che poi è degenerato.

Gli inquirenti sono convinti che nel corso dello scontro ci siano stati altri feriti più lievi, ma nessuno si è fatto medicare in ospedale. Al momento sembrerebbe uno scontro tra due gruppi e finora non sono emersi collegamenti con il pestaggio di via Filzi e con la cosiddetta “guerra della logistica” che da tempo agita il mondo imprenditoriale cinese di Prato.

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