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Prato, non emettono scontrini e non pagano il canone Rai: tutti irregolari i bar e i ristoranti cinesi controllati dalla Finanza

Prato, non emettono scontrini e non pagano il canone Rai: tutti irregolari i bar e i ristoranti cinesi controllati dalla Finanza

Impressionanti le cifre fornite dalle Fiamme gialle: 629 contestazioni su 629 controlli. Multe per 380.000 euro

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PRATO. Non emettono scontrini fiscali e non pagano il canone Rai. Per una volta si può scrivere senza fare un particolare distinguo, perché a sentire la guardia di finanza il cento per cento dei controlli effettuati nei confronti di attività di ristorazione cinese hanno portato alla scoperta di irregolarità.

Numeri impressionanti nel bilancio offerto oggi, 28 febbraio dalle Fiamme gialle: 629 contestazioni su 629 controlli, che hanno portato alla sospensione di 17 attività e a multe per complessivi 380.000 euro.

«I finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo di Prato – spiega la Finanza in una nota – hanno eseguito controlli finalizzati soprattutto alla verifica della corretta emissione degli scontrini fiscali ed al pagamento del canone tv speciale dovuto dagli esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell'ambito familiare che assolve all’obbligo con il pagamento della bolletta elettrica per la fornitura domestica».

«All’esito di tali controlli, che hanno riguardato attività commerciali presenti nel capoluogo e nei comuni della provincia – spiega ancora la Finanza – sono state rilevate numerosissime violazioni agli obblighi di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici (scontrini fiscali).

Gli approfondimenti ispettivi condotti dalle Fiamme gialle pratesi sono stati principalmente rivolte al settore agroalimentare ed hanno permesso di osservare come diversi ristoranti e tavole calde di cucina etnica confezionassero pasti che provvedevano a consegnare presso sedi di aziende. Nel corso dei controlli, i diversi autisti fermati non sono stati in grado di fornire valide giustificazioni circa la mancanza del documento fiscale che avrebbe dovuto accompagnare gli alimenti. In altri termini, emergeva una chiara omissione e mancata memorizzazione elettronica del corrispettivo. A ciò si sono aggiunti anche i paralleli approfondimenti per le evidenti carenze igienico-sanitarie che a seguito di controlli svolti congiuntamente a personale della del Dipartimento di prevenzione dell’Asl hanno permesso di procedere con la sospensione delle attività riconducibili a 17 esercizi commerciali».

«Nello specifico, a seguito di una mirata attività di analisi, sono state svolte oltre 629 attività ispettive che in tutti i casi hanno portato alla constatazione di irregolarità con una percentuale pari al 100%, dimostrando l’efficacia dell’analisi fatta a monte. Per lo più i controlli hanno riguardato gli obblighi di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici (scontrini fiscali), che hanno, tra l’altro, lo scopo di tutelare da forme di concorrenza sleale tutti quegli esercenti che, invece, rilasciano puntualmente lo scontrino e la ricevuta fiscale ai propri clienti. I commercianti della ristorazione etnica scoperti a non emettere regolare scontrino hanno ricevuto un verbale a cui seguirà una sanzione. Il totale complessivo delle stesse ammonta ad oltre 380.000 euro».

«Inoltre – aggiunge la Finanza – nell’ambito del medesimo settore, oltre alla mancata emissione dei documenti fiscali ed alle verifiche delle condizioni igienico-sanitarie, i finanzieri impiegati in questa tipologia di controlli, hanno proceduto a verificare gli esatti adempimenti da parte degli esercizi commerciali (in special modo bar e ristoranti) connessi al pagamento del relativo canone Rai che determinano e costituiscono una vera e propria forma di evasione. Anche in questo caso su 61 controlli eseguiti è risultato che il 100% degli esercenti non era in regola e si trova ora a rispondere del mancato pagamento del canone, peraltro maggiorato degli interessi nonché di sanzioni amministrative».

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