Prato, arrestati due proprietari di una stamperia dopo l’accoltellamento di un dipendente
Hanno dato lavoro a 12 clandestini. Appello della Procura agli operai: «Denunciate lo sfruttamento». Ancora irreperibile il presunto aggressore
PRATO. Sono stati arrestati dai carabinieri i due titolari della stamperia di tessuti cinese all’interno della quale, lo scorso 25 febbraio, un operaio è stato accoltellato da un compagno di lavoro al culmine di una lite.
Il racconto del tentato omicidio
Il ferito, che era stato abbandonato davanti al pronto soccorso, dopo le cure in ospedale ha collaborato coi carabinieri raccontando che cosa era successo e consentendo prima l’identificazione della ditta e poi l’individuazione del presunto aggressore (ancora irreperibile) e dei titolari della stamperia.
Uno dei due era stato subito arrestato per sfruttamento della manodopera clandestina. L’altro è stato raggiunto ora, insieme al primo, da un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Procura.
Sfruttamento del lavoro 7 giorni su 7
All’interno dell’azienda i carabinieri avevano trovato 12 operai senza permesso di soggiorno, costretti a lavorare 12 ore al giorno, sette giorni alla settimana, il modello ormai collaudato in certe aziende cinesi.
L’appello a denunciare
La Procura, nel dare notizia degli arresti, ha lanciato un appello a chi si trovi nelle stesse condizioni, spiegando che le norme vigenti consentono di rilasciare a chi denuncia un permesso di soggiorno per motivi di giustizia e l’ammissione a un programma di reinserimento sociale «volto a garantire la stabile permanenza in Italia».