Prato, chiesa gremita per l’ultimo saluto ad Andrea Toccafondi
In tanti al funerale dell’ex presidente del club di calcio della città
PRATO. La chiesa di Santa Maria della Pietà non è riuscita a contenere sabato pomeriggio, 1 febbraio, tutti quelli che erano arrivati per dare l’ultimo saluto ad Andrea Toccafondi, l’ex presidente del Prato morto mercoledì nella sua abitazione in provincia di Bergamo, dove si era stabilito da più di 20 anni. In tanti si sono stretti alla moglie Luciana e ai figli Paolo, Simona, Donatella e Susanna. Presenti anche la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, alcuni ex calciatori e tecnici che con Toccafondi hanno avuto a che fare quando Andrea era ancora in sella al Prato, che ha guidato da presidente e da patron per 42 lunghi anni, dal 1979 al 2021, prima che la società fosse ceduta al suo attuale presidente Stefano Commini.
L’ultimo saluto e i ricordi
Il feretro è arrivato direttamente da Bergamo e a Bergamo ha fatto ritorno al termine della funzione. La salma di Toccafondi infatti verrà cremata nella sua città di elezione. «Andrea Toccafondi non l’ho conosciuto personalmente – ha ammesso don Carlo Geraci nell’omelia – ma in questi giorni ho parlato con tante persone che me ne hanno parlato molto bene. Era certamente una persona importante non solo per la sua famiglia ma anche per la città. Un iImprenditore capace sia a Prato che a Bergamo, con la sua Koiné. Quando arrivi ad avere 400 dipendenti significa che sei una persona lungimirante e di successo».
E poi lo sport, l’aspetto per il quale Toccafondi è conosciuto dai più. Don Carlo ha confessato di essere un grande appassionato di calcio e ha detto che Toccafondi va ringraziato perché «40 anni di professionismo a Prato non sono una cosa scontata, con una piazza come Firenze a pochi chilometri di distanza». «Il calcio è bello ma anche spietato – ha ricordato il parroco – e Andrea ne ha fatto l'esperienza, dalle stelle alle stalle e viceversa».
«Ma poi – ha aggiunto don Carlo – la vita non si gioca sul prato del Lungobisenzio e non dura 90 minuti. Diteci voi parenti se Andrea ha giocato bene la partita della sua vita. Perché la vera presidenza consiste nell'essere presidente delle persone che ti vengono consegnate». Al termine dell’omelia un anziano ha accusato un lieve malore e la funzione religiosa è stata sospesa per alcuni minuti. È arrivata un’ambulanza della Croce Rossa e l’anziano è stato soccorso. Nulla di grave, solo un calo di pressione. La bara è stata portata a spalla dai nipoti.
Con la morte di Toccafondi la città perde certamente uno dei personaggi che ne hanno fatto la storia recente. Imprenditore di successo, presidente della squadra di calcio, prima amato poi contestato per gli scarsi successi sportivi, non sarà comunque dimenticato tanto in fretta.