Carmignano vieta i botti fino al 7 gennaio e la Lav scende in campo per soccorrere gli animali
Il sindaco Prestanti ha firmato un’ordinanza. Ecco il numero da chiamare per segnalare gli animali in difficoltà
CARMIGNANO. Botti vietati fino alle ore 6 di martedì 7 gennaio a Carmignano. Con un’ordinanza il sindaco Edoardo Prestanti dispone “al di fuori degli spettacoli autorizzati dei professionisti di cui all’art. 4 del Decreto legislativo 4 aprile 2010, n. 58”, il divieto di utilizzo di ogni tipo di fuoco d’artificio, giochi pirici e pirotecnici, fumogeni, petardi e di ogni altro prodotto con emissione di fumi o gas. Il divieto, su tutto il territorio di Carmignano, riguarda i luoghi pubblici e di uso pubblico ma anche “luoghi privati laddove – recita l’ordinanza – possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi pubblici, in maniera particolare riguardo l’interno o la prossimità di comunità per anziani e nelle aree di ricovero di animali”.
L’invito del sindaco è ad evitare i rischi legati all’uso dei botti, soprattutto nella notte di Capodanno, che ogni anno provocano infortuni anche gravi. «Godiamoci – è l’appello di Prestanti – la magia del Capodanno, con buon senso e responsabilità, senza fare ricorso a consuetudini fastidiose e anche pericolose. Auguri a tutti di un sereno 2025!».
Anche il Comune di Vernio ha vietato lo scoppio dei petardi "al di fuori degli spettacoli regolarmente autorizzati”.
Il divieto comprende l’uso, benché in libera vendita, in luogo pubblico o aperto al pubblico ed anche privato se possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi non consenzienti e naturalmente anche l’utilizzo di fuochi non posti in libera vendita.
Quello dell’amministrazione di Vernio è un appello per una notte di Capodanno tranquilla e l’amministrazione coglie l’occasione per augurare ai cittadini un 2025 di serenità e successi, ma al tempo stesso avverte che l’uso di petardi, mortaretti e ogni altro tipo di fuoco pirotecnico rischia, per uso improprio o per malfunzionamento, di procurare danni o lesioni alle persone.
“In ogni caso – spiega una nota del Comune – gli scoppi hanno effetti traumatici su bambini, anziani, malati e animali d’affezione a causa del panico da rumore. La notte di Capodanno è fatta per divertirsi, ma occorre cautela. Servono comportamenti responsabili per preservare l’incolumità di chi utilizza il materiale pirotecnico e di chi si trova vicino”.
Intanto la Lega anti-vivisezione scende in campo per soccorrere gli animali spaventati dai petardi.
«Le attività di recupero e soccorso degli animali saranno rese possibili grazie all’impegno di volontari formati appositamente per il primo soccorso veterinario, capaci di intervenire con prontezza ed efficacia in situazioni di emergenza» si legge in una nota. «Parallelamente, le attività di ricerca e recupero degli animali dispersi verranno effettuate con il supporto di volontari appositamente formati e dotati di attrezzature tecnologiche avanzate, tra cui droni termici, telecamere per la localizzazione e gabbie per la cattura sicura degli animali in difficoltà. Questa sinergia tra formazione, esperienza e tecnologia consente interventi tempestivi ed efficaci, anche in scenari complessi».
I cittadini che dovessero riscontrare animali in difficoltà possono contattare le squadre di soccorso Lav attive sul campo la notte del 31 dicembre e nei giorni successivi al seguente numero: 353/4588796
La sede Lav di Prato, in collaborazione con le istituzioni locali, invita la cittadinanza a festeggiare in modo responsabile, evitando l’utilizzo di botti e petardi, e adottando comportamenti che tutelino la sicurezza e il benessere degli animali.
«La notte di Capodanno rappresenta, purtroppo, un momento critico per la sicurezza e il benessere degli animali – spiega Cristiano Giannessi, responsabile Lav di Prato – Ogni anno riceviamo segnalazioni di animali dispersi, feriti o in grave stato di shock a causa dei botti e dei fuochi d’artificio. Come sede Lav di Prato, siamo determinati a intervenire con tempestività ed efficacia per ridurre al minimo i danni provocati da queste pratiche irresponsabili, non solo per gli animali domestici ma anche per quelli selvatici e da allevamento».