Prato, i familiari portano la droga in carcere ai detenuti
La polizia penitenziaria della Dogaia negli ultimi due giorni ha sequestrato 20 grammi tra hashish e cocaina
PRATO. I familiari dei detenuti rinchiusi nel carcere della Dogaia portavano droga ai reclusi. Lo ha scoperto la polizia penitenziaria, che negli ultimi due giorni ha sequestrato 20 grammi di sostanze stupefacenti, tra cui hashish e cocaina. Lo rendono noto i sindacati della polizia penitenziaria (Sappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Cisl e Cgil).
«Nonostante la gravissima carenza negli organici e le gravissime criticità operative che la polizia penitenziaria sta vivendo negli ultimi periodi riesce comunque, con alto senso di appartenenza e di responsabilità, a garantire elevati standard di sicurezza – scrivono i sindacati – Riuscire a contrastare anche l'introduzione di stupefacenti all'interno dell’istituto non è un’operazione semplice ma questo ha dimostrato la professionalità degli operatori ai quali auguriamo che gli venga riconosciuto il grande sforzo. Auspichiamo comunque una maggiore attenzione
dell'Amministrazione penitenziaria regionale e nazionale, che tenga conto delle gravissime carenze di organico rispetto
all'aumento esponenziale della popolazione detenuta. Il carcere è l'ultima frontiera della giustizia, dove lo Stato non può permettersi di fallire».