Chiara Lorenzini presidente del consiglio comunale a soli 23 anni
Carmignano, con la nomina della giovane terremoto in casa Pd: vicepresidente diventa Palloni, che lascia il ruolo di capogruppo a Di Giacomo. La maggioranza perde un consigliere con le dimissioni di Maria Giglioli
CARMIGNANO. Era nell’aria, una successione quasi naturale. E così è stato. La giovanissima Chiara Lorenzini, classe 1996, la più giovane nelle fila del centrosinistra che governa Carmignano, subentra sullo scranno più alto del consiglio comunale all’ex presidente Belinda Guazzini, che un mese e mezzo fa ha scelto di non rinnovare la tessera del Pd e si è dimessa dal suo ruolo, pur continuando a sedere in consiglio comunale sui banchi della maggioranza (ma al momento da indipendente).
Chiara Lorenzini era già vice e per questo la sua promozione da subito era sembrata una soluzione naturale. Nel 2016 è stata anche l’aspirante consigliera che ha ricevuto il maggior numero di preferenze: 190. L’hanno votata come presidente in dieci ieri nell’ultima seduta del consiglio comunale, tre gli astenuti. In aula c’erano dieci membri della maggioranza (mancavano Pratesi e Guazzini) e i tre consiglieri del Movimento Cinque Stelle. Mauro Scarpitta (centro destra) è uscito dall’aula.
La promozione di Chiara Lorenzini ha comunque provocato un effetto domino all’interno della maggioranza. Nuovo vicepresidente è stato eletto infatti Jacopo Palloni, 33 anni, segretario locale del Pd qualche anno fa. Palloni è stato costretto a quel punto a lasciare la carica di capogruppo di “Idee per Carmignano”, nel cui ruolo subentra il trentunenne Dario Di Giacomo.
Nel frattempo il gruppo di maggioranza ha perso un pezzo, uno dei dodici consiglieri (compreso il sindaco e l’assessore Cecconi). Ieri mattina si è dimessa infatti la giovane Maria Giglioli, 33 anni anche lei. Impegni di lavoro le impediranno di essere presente per molto tempo a Carmignano e così ha deciso di fare un passo indietro. La prima dei non eletti, candidata a subentrarle, è Maria Cristina Monni, già in passato consigliere comunale di Rifondazione Comunista. A seguire, se rinunciasse, ci sarebbero nell’ordine Erika Pregnolato, Manuela Ravagli e Consuelo Gironi.