Il Tirreno

Prato

Quella volta che a Vernio quattro giovani dissero di aver visto un Ufo

Alessandra Agrati
Pietro Marchetti , presidente del gruppo Gruppo Accademico Ufologico Scandicci
Pietro Marchetti , presidente del gruppo Gruppo Accademico Ufologico Scandicci

Avvistamenti e storie piene di mistero accadute a Prato e provincia. Il racconto del Gruppo ufologico di Scandicci

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PRATO. Correva il 1976 e a Vernio nel podere Marniano. Quattro ventenni dicono di aver visto per la prima volta degli Ufo in territorio pratese. Una storia che ha segnato la vita di quei ragazzi e ha posto le basi perché nel territorio si diffondesse l'interesse verso la ricerca degli extraterrestri e nascesse il Centro Ricerche Prato. A raccontare la storia “dei ragazzi di Vernio” Pietro Marchetti , presidente del gruppo Gruppo Accademico Ufologico Scandicci, in una conferenza che si è tenuta ad officina giovani.

«Quello che è accaduto a Prato - spiega il presidente - è un fatto importante che ancor oggi ha una parte misteriosa: i protagonisti della visione si sono sottoposti a sedute di ipnosi per cercare di ricordare l'accaduto. Una parte dei nastri magnetici dove è stato registrato il loro racconto è ancora segretata, ma rimettendo insieme il racconto reso pubblico si ricostruisce una storia singolare. A Vernio quasi quarant'anni fa è arrivata una sorta di astronave da cui sono scesi degli esseri pieni di luce che hanno passato una parte delle notte nel casolare insieme ai pratesi. Probabilmente incuriositi da questi strani, per loro, personaggi».

Ricorrere all'ipnosi è stato un passo importante per fare chiarezza, i protagonisti non riuscivano a ricordare bene, avevano dei flash confusi e non sempre coerenti fra di loro. «Un fatto strano – continua Marchetti - è che uno dei ragazzi ha sviluppato improvvisamente una passione per la birra, che prima della visione non aveva mai bevuto, un altro ha avuto per molto tempo una sorta di eruzione cutanea sulla pelle, tutti si sono sentiti per mesi stanchi e spossati. Inoltre tutta la strumentazione che avevano a disposizione è rimasta bloccata per qualche mese. Lo hanno constatato anche dei tecnici che lavoravano al ministero della difesa».

A raccontare la storia, ci sarebbe dovuto essere uno degli avvistatori, ma all' ultimo momento ha avuto un contrattempo. «Per anni non ha voluto parlare di questa esperienza, poi piano piano, hanno accettato di ricordare. E' un peccato che questa sera non sia potuto venire». Nonostante la defezione la conferenza si è tenuta lo stesso per spiegare al pubblico cosa è l' ufologia e fare il punto sugli avvistamenti in Toscana. «Prato - ha ricordato il presidente del Gus – è in linea con le altre città, circa una segnalazione all'anno. In realtà sono di più , ma vanno considerate soltanto quelle che hanno un fondamento: se una sera ci chiamano in cinque perché vedono luci strane e poi scopriamo che vicino c'è una festa , ovviamente non consideriamo la segnalazione».
 

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