Francesco Nuti: un grazie a Marco Masini
Prato, l'attore grato all'amico cantante che lo ricorderà sul palco dell'Ariston a Sanremo. Diverso il trattamento ricevuto da Fabio Fazio
PRATO. "Sono contento per mio cugino Riccardo Mariotti, autore della canzone, e ringrazio Marco Masini che vuole ricordarmi. Carlo Conti non l'ho ancora sentito, sarà nel pieno della tormenta sanremese". Francesco Nuti confessa in un'intervista ad 'Avvenire' l'emozione per l'omaggio che Masini gli farà a Sanremo, nella serata di giovedì 12 febbraio, quella dedicata alle cover, proponendo 'Sarà per te', che l'attore e regista portò in gara al festival nel 1988.
"I settemila del Mandela e i quattro amici Moschettieri mi hanno molto emozionato, ma è mia figlia Ginevra, che ha cantato per me sul palco, che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi", racconta Nuti nell'intervista, riferendosi alla serata omaggio del maggio scorso, con Masini, Carlo Conti, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. Dalla sua autobiografia 'Sono un bravo ragazzo' (Rizzoli) è stato tratto lo spettacolo teatrale 'Francesco Nuti: andata, caduta e ritorno' che, dopo il debutto in grande stile a dicembre a Prato sarà riproposto il 17 maggio, giorno del sessantesimo compleanno di Nuti.
A Sanremo, nel 1988, "mi tremavano le gambe - ricorda ancora l'attore e regista - mi venne un crampo al polpaccio e dovetti iniziare a cantare seduto, mi salvò il mestiere". Allora era all'apice del successo, ma "quando si gioca una finale all'Ariston anche il campione ha il batticuore".
Nel 2013 il brano scritto con il fratello Giovanni Nuti venne però scartato: "La canzone si intitola 'Olga tu mi fai morir' ed è la colonna sonora del film che si farà 'Olga e i fratellastri Billi'. Io e Giovanni abbiamo lavorato sempre così, la musica era già pronta prima che il film fosse montato e io filmavo sul set con quella musica a commento".
Riguardo all'esclusione da Sanremo nel 2013, "Fabio Fazio non ha avuto neppure la cortesia di rispondere ad una lettera che gli avevo mandato, forse non l'ha neppure letta, ma come dice il grande Totò 'Signori si nasce'". (Ansa).