Il Tirreno

PRATO. Sbagliare umano è ma chi sbaglia prima o poi si ritrova a pagare. Così, non la passerà liscia la persona che ha commesso l’errore materiale di pubblicare dati sensibili sui piccoli utenti morosi nel servizio di pre e post scuola senza scorporare l’allegato dal testo di una determina dirigenziale, finita poi on line sul sito del Comune. Un errore di distrazione, un errore commesso in buona fede tanto che, a sentire l’assessore alla Pubblica istruzione Mariagrazia Ciambellotti, questa persona starebbe molto male per quanto accaduto.

In ogni caso, il funzionario (o la funzionaria) subirà infatti un provvedimento disciplinare come previsto da contratti nel pubblico impiego. Non è dato sapere a che livello di gravità sarà applicata la “punizione” (anche perché spetterà individuarla al dirigente di riferimento): in ogni caso nel pubblico impiego si passa da una soglia minima dal rimprovero verbale alla censura, fino alla sanzione e, nei casi più gravi, alla sospensione e al licenziamento senza o con preavviso. D’ora in poi comunque, visto che l’errore è sempre in agguato, si volterà pagina, complice anche l’arrivo del nuovo direttore generale in Comune Roberto Gerardi con cui l'assessore Ciambellotti ha già avuto un confronto. Si tratta di un nuovo “modus operandi” in modo da assicurare il rispetto della privacy.

«Una nuova modalità di organizzazione del lavoro – precisa Ciambellotti - che preveda il passaggio di un atto comunale fra più persone dello stesso ufficio con la supervisione del dirigente, con un doppio controllo su quanto viene pubblicato, sia da parte degli uffici protocollo e albo pretorio».