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Scherma: Macchi sfiora il podio iridato

Scherma: Macchi sfiora il podio iridato

CASCINA. Se a 16 anni sei campione d’Europa e quinto al mondo, molto probabilmente sei un predestinato. Filippo Macchi, giovanissimo fiorettista del Circolo Scherma Navacchio, appena un mese fa,...

11 aprile 2018
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CASCINA. Se a 16 anni sei campione d’Europa e quinto al mondo, molto probabilmente sei un predestinato. Filippo Macchi, giovanissimo fiorettista del Circolo Scherma Navacchio, appena un mese fa, grazie a una stoccata decisiva, conquistava la medaglia d’oro ai Campionati europei per Cadetti e Giovani di Sochi, in Russia. Un grande traguardo, raggiunto dopo una semifinale tutta azzurra contro Alessio Di Tomaso. Il bis a livello iridato, però, non gli è riuscito: nel Campionato mondiale svoltosi a Verona, Filippo si è fermato ai piedi del podio. Una delusione, come ha ammesso anche lui. Ma si sa: la delusione arriva solamente se ci sono aspettative. E Filippo ne ha molte: l’obiettivo era quello di conquistare una medaglia anche nella manifestazione veronese, coronando un’annata praticamente perfetta. A febbraio, dopo una serie di ottimi risultati, la chiamata in Nazionale per gli Europei, quindi il gradino più alto raggiunto dopo la finale vinta con il danese Jonas Winterberg-Poulsen. E ancora nella sfida a squadre, insieme a Tommaso Martini, Filippo Quagliotto e lo stesso Di Tomaso, Filippo ha conquistato l’argento, dopo la finale contro i pari età russi. Due medaglie, per un ragazzo prodigio.

All’appuntamento mondiale, Filippo si è presentato come solo lui sa fare. Nel girone, sei vittorie su sei, che lo hanno lanciato di diritto nel tabellone principale. Il primo step lo ha superato battendo il brasiliano Morais, sconfitto con 15 stoccate a 8. Dopo il duello con il fiorettista d’oltreoceano, Filippo ha proseguito la sua campagna in Europa: prima eliminando Moritz Renner, tedesco, quindi lo schermidore lusitano Cherreau. Il sogno si è infranto quando - sulla strada verso il podio - Filippo si è trovato davanti lo statunitense Marcello Olivares. Questi ha poi chiuso con la medaglia d’argento, sconfitto da un altro statunitense dalle generalità atipiche, ossia Kenji Bravo. Tra gli europei, comunque, Filippo è secondo: solamente il polacco Bem, con il bronzo, ha fatto meglio. Un quinto posto mondiale che sicuramente contribuisce alla crescita del giovane schermidore. Del resto, per Filippo, è solo l’inizio. L’unico pass disponibile per l’Italia per partecipare ai Giochi Olimpici giovanili di Buenos Aires, che si svolgeranno nella capitale argentina il prossimo ottobre, è suo. Stavolta, l’America, dev’essere conquistata.

Pietro Mattonai

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