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Amianto alla Grillaia, riparte la protesta

Nella il sito della Grillaia oggetto dell’intervento
Nella il sito della Grillaia oggetto dell’intervento

Il sindacato Sgb allarmato per la prossima riattivazione del sito dopo la bonifica

29 agosto 2022
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CHIANNI.  È un attacco diretto alla Regione quello del Sindacato Generale di Base (Sgb) della Valdera che interviene sul caso amianto nel sito della Grillaia a seguito dell’annuncio della conclusione dei lavori di bonifica e quindi del prossimo arrivo, come previsto dai piani della Regione, dei camion carichi di amianto lì destinati. «Secondo i quotidiani – scrive il sindacato riferendosi alle anticipazioni del Tirreno – sarebbero stati quasi completati i lavori di bonifica e consolidamento alla Grillaia e quindi, subito dopo le elezioni politiche, dovrebbero cominciare ad arrivare i camion per il conferimento di 270mila metri cubi di amianto nella discarica vicino Chianni, chiusa da 23 anni. In questi 23 anni la Regione Toscana a guida Pd non è stata capace di obbligare il privato proprietario del sito a bonificarlo e mettere in sicurezza la discarica, dimostrando il disinteresse totale per la salute dei cittadini e del territorio, e anche di aver abbandonato la funzione principale della politica: quella di indirizzo. Ora, nel giro di due anni dall'approvazione della delibera del consiglio regionale, tutto sarebbe pronto per il conferimento in discarica del pericoloso materiale. Una soluzione che non risolve il problema del "killer silenzioso", ma lo trasferisce sulle generazioni future. Che politica esprime la Regione e a cascata i suoi amministratori locali? Una politica verticistica, scollegata dai territori, attenta solo ai bilanci delle imprese private e non al benessere delle comunità e dell'ambiente». Responsabilità della Regione sarebbe, secondo Sgb, il non aver trovato «soluzioni condivise che riporterebbero veramente la nostra Regione a essere quel luogo ricco di storia e di cultura che la Toscana si sforza tanto di apparire, ma poi contraddice nelle scelte politiche».

«I sindaci della bassa e alta Valdera non verranno ricordati come bravi sindaci, ma come persone che hanno svenduto la salute di noi tutti. Noi non ci stiamo ed esprimeremo il nostro dissenso organizzando altre iniziative di mobilitazione e di lotta».

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