Il Tirreno

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Peccioli Alta Valdera

Da 70 anni Peccioli sale in bici per ricordare Giuseppe Sabatini

Paolo Falconi
Il percorso (200 km) non sarà ritoccato rispetto a quello dello scorso anno
Il percorso (200 km) non sarà ritoccato rispetto a quello dello scorso anno

Si correrà giovedì 15 settembre un’edizione che si preannuncia di gran lusso

23 agosto 2022
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PECCIOLI. Da 70 anni si pedala per ricordare un figlio di Peccioli. Quel Giuseppe Sabatini che morì prematuramente a Livorno il 12 dicembre 1951, ciclista su strada professionista dal 1936 al 1940, con due Giri d'Italia. L’anno successivo, era il ’52, a Peccioli si volle subito ricordare quel ragazzo, soprannominato “Libertario”, primogenito di nove figli in una famiglia di mezzadri. La sua prima squadra giovanile fu, a 17 anni, l'Us Raffaele Di Paco (di Fauglia, altro esponente di primo piano del ciclismo epico) di Forcoli. Fra il 1933 e il 1935 ottenne diverse vittorie fra i dilettanti toscani e nel 1936 diventò professionista con la squadra di Luigi Ganna. A 36 anni lasciò il pedale e questo mondo.

Così ebbe inizio la Coppa a lui intitolata, che quest’anno raggiunge la 70ª edizione. Si correrà il 15 settembre, il giorno successivo al Giro di Toscana che ha ripreso vigore da sette anni, con partenza e arrivo a Pontedera. Invece la Coppa Sabatini parte e arriva a Peccioli, sul classico percorso di poco meno di 200 km, appuntamento fisso nel calendario ciclistico professionistico internazionale.

Il percorso, si diceva; resta quello delle ultime annate: i primi 47 km in linea a spasso per l’Alta Valdera, un primo circuito di poco più di 25 km da ripetere cinque volte con il muro di Montefoscoli, poi Capannoli, Terricciola, La Rosa e ritorno a Peccioli dalla “salita di Greta” per iniziare il giro corto di 12 km da ripetere tre volte da Peccioli, provinciale della Fila, i tornanti per risalire all’ombra del campanile del Bellincioni. Ma la presentazione della corsa ci sarà martedì 6 settembre (ore 18) al Palazzo Senza Tempo di Peccioli. Ovviamente si alzerà il sipario sulla due giorni di grande ciclismo in Valdera. Il 14 settembre, appunto, il Giro di Toscana che riproporrà l’ascesa al Monte Serra, e il giorno dopo la Coppa Sabatini.

Condotta dal caporedattore di Raisport Alessandro Fabretti, interverranno nomi che sono entrati nel ciclismo con imprese memorabili. Anche sulle strade di Peccioli. Ecco quindi Giovanbattista Baronchelli, che proprio quel giorno festeggerà i 69 anni, e che alla Coppa Sabatini s’impose l’8 agosto 1980, davanti a Saronni e a Moser. A proposito: ci saranno anche i due antagonisti per antonomasia del pedale italiano in quel tardo pomeriggio che vedrà sul palco anche il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni, quello di Pontedera Matteo Franconi, con Silvano Crecchi presidente della Belvedere Spa e Rossano Signorini amministratore delegato della Ecofor Spa. Che sono i principali sponsor della doppia giornata del ciclismo prof in Valdera.

Con “Gibbì” Baronchelli, racconteranno le loro esperienze il trentino Francesco Moser che qui vinse nel 1978 con Saronni ancora alla piazza d’onore e terzo Franco Bitossi. E il piemontese Giuseppe Saronni, abile come pochi a coniugare resistenza e spunto veloce, che a Peccioli vinse nell’82 davanti a Pierino Gavazzi e all’intramontabile Moser.

Di loro, delle loro imprese e di quello che hanno regalato agli sportivi ne parleranno anche dei murales che, ovviamente, hanno sullo sfondo Giuseppe Sabatini.

Dal punto di vista del parterre delle presenze si mormora che saranno presenti tutte le formazioni World Tour del ciclismo (come dire la Champions per i il calcio) che poi sceglieranno chi schierare. Ma non è escluso che ci siano grossi nomi, visto che la Vuelta sarà finita da qualche giorno e il 25 settembre si correrà il mondiale a Wollongong, con la rassegna iridata che torna dopo 12 anni in Australia. È certa, per esempio, l’adesione della Total Energie che, pur essendo formazione Professional, gode di parecchio credito. l




 

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