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Pistoiese Us 1921, il nome va all’asta: cosa significa e gli scenari

di Stefano Baccelli
Sergio Iorio
Sergio Iorio

Denominazione in vendita dopo un’offerta di acquisto ricevuta dal curatore giudiziale. Intanto sono state rinnovate le cariche nel Centro coordinamento clubs arancioni

01 giugno 2024
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PISTOIA. Lo sbarco di martedì prossimo Sergio Iorio a Pistoia è stato preceduto da due importanti notizie, entrambe legate alla passione e all’amore per i colori arancioni, ingredienti che l’imprenditore genovese di origini pistoiesi considera basilari per riuscita del suo affascinante progetto: la probabile disponibilità del nome dell’Us Pistoiese 1921, messo all’asta dal curatore giudiziale Lorenzo Paci, e la riorganizzazione del tifo attraverso il rinnovo delle cariche in seno al Centro Coordinamento Clubs Arancioni.

Ricevuto il nulla osta dal giudice delegato, il curatore giudiziale nominato dopo il fallimento della Us Pistoiese 2021, dopo aver ricevuto un’offerta di acquisto (dallo stesso Iorio?) ha messo all’asta il “diritto di utilizzazione” della denominazione Us Pistoiese 1921 a fini sportivi. Chi se lo aggiudicherà potrà quindi utilizzarlo fin dal prossimo campionato qualora fosse già in possesso di un titolo sportivo che permetta l’iscrizione. Le offerte saranno possibili fino al 10 di giugno: i tempi di legge sempre con il consenso del tribunale, sono stati accorciati proprio per consentire l’eventuale iscrizione.

Intanto cresce l’attesa per l’annunciata presentazione del Pistoia Fc, nome scelto per traghettare il calcio cittadino verso la Us Pistoiese esattamente come accadde nel 1911. L’atteso incontro della città con Sergio Iorio è per martedì 4 alle 18 al Pistoia Nursery Campus della Vannucci Piante (via Bonellina). L’evento è aperto a chiunque sia interessato a un appuntamento con la storia arancione dopo i disastri l’hanno recentemente attraversata. È annunciata una massiccia affluenza nonostante l’orario e il giorno feriale. La manifestazione si svolgerà nel parco, tempo permettendo, e come al solito ci sarà un’accoglienza degna della stupenda location. Un piccolo disagio potrebbe essere rappresentato dalla disponibilità di posti auto vista la probabilità che tante persone siano disposte a farsi una camminata pur di partecipare appare suggestiva e testimonierebbe la voglia di arancione che permane a Pistoia. Non sfugga la scelta di presentarsi nella “casa” di Vannino Vannucci, non solo un sponsor ma soprattutto un tifoso autentico.

Che Iorio possa essere interessato a un’interlocuzione con il curatore giudiziale lo testimonia lui ingegnere nella lettera aperta inviata al sindaco il 17 aprile, quando scriveva testualmente: «Mi impegno quindi a ricercare la migliore soluzione per creare una nuova Pistoiese, confrontandomi con istituzioni, tifosi, Figc ed eventualmente curatore fallimentare, per aspetti tecnico legali e soprattutto per ricostruire un gruppo azionario serio, solido, motivato e professionale di cui potrei anche, se Pistoia lo vorrà, diventare azionista di riferimento».

Iorio pone i tifosi al centro del suo progetto e gli stessi non vogliono farsi trovare impreparati. È di ieri la notizia che il gruppo più antico, il Centro coordinamento clubs arancioni, che aveva subito seri contraccolpi dopo la caduta della Pistoiese di De Simone, si è ricompattato rinnovando gli organismi, anche con volti nuovi, che affiancano una vera bandiera come Mauro Baiocchi, che dopo tanti anni torna nel ruolo di presidente. Ad affiancarlo un volto nuovo: il professore d’orchestra Paolo Zampini. New entry, anche Yuri Baccelli, che si occuperà della comunicazione social e l’avvocato Francesco Barontini. Nel consiglio conferma importante per Giacomo Reggiannini, presidente degli Old Boys.

«Ho idee ed entusiasmo – dice Zampini – Per esempio coinvolgere le scuole calcio, bimbe e bimbi delle società pistoiesi per partecipare al tifo per gli arancioni. Tifosi si diventa da bambini. È successo a me e accade a tutti».


 

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