Il Tirreno

Pistoia

Il dettaglio

La causa del crollo al convento di Pistoia durante la festa di matrimonio: il ballo di gruppo ha scatenato l’effetto “risonanza”

di Massimo Donati e Luigi Spinosi

	Da sinistra: il solaio crollato, i soccorsi e i vigili del fuoco al lavoro (Foto di Paolo Nucci)
Da sinistra: il solaio crollato, i soccorsi e i vigili del fuoco al lavoro (Foto di Paolo Nucci)

Oltre sessanta feriti: il solaio ha ceduto mentre gli invitati si stavano divertendo al primo piano dello storico edificio

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PISTOIA. I numeri hanno continuato a crescere minuto dopo minuto, erano quelli delle persone soccorse nell’emergenza scattata sabato 13 gennaio tra le 19,15 e le 19,30, quando una sfilata di mezzi di soccorso ha cominciato a salire lungo le strette stradine che portano al Convento di Giaccherino. I numeri erano quelli delle persone coinvolte nell’incidente che ha trasformato un momento di gioia in lunghi attimi di paura. Si stava infatti festeggiando un matrimonio, e in quel momento, secondo le prime testimonianze raccolte, molti invitati stavano ballando nella sala al primo piano della struttura adibita a ospitare cerimonie.

Il crollo e lo spavento

È stato in quel frangente che il pavimento ha ceduto, con le persone che sono precipitate nella sala sottostante, adibita a refettorio. Immediatamente è scattato l’allarme e si è messa in moto la macchina dei soccorsi, mentre molti ospedali toscani venivano allertati, avvisati di tenersi pronti per un’emergenza con 70 potenziali feriti, un numero non lontano da quello delle persone soccorse

I feriti più gravi (i cosiddetti codici rossi) erano cinque, cui si aggiungevano dieci codici gialli, per traumi di media entità, e tutti gli altri in un meno preoccupante codice verde per un totale di 64 feriti.

Una donna incinta tra i feriti

E a preoccupare anche la presenza, fra le persone ferite, di una donna in attesa di un figlio. Lo spavento è stato enorme, tutti i presenti hanno temuto che le conseguenze per il terribile incidente avvenuto in uno dei momenti più belli della festa della coppia originaria di Fiesole, comune della provincia fiorentina. Anche la gran parte dei feriti, ospiti delle nozze, sono residenti nella Toscana centrale. Giaccherino del resto è una struttura conosciuta molto in quell’area della regione.

L’effetto “risonanza”

Mentre le attività di soccorso e di messa in sicurezza dell’area andavano avanti si è cominciato a cercare di capire che cosa potesse essere successo. L’edificio oggi destinato a ospitare eventi fu costruito all'inizio del Quattrocento per volontà di Gabriello Panciatichi (banchiere, esponente di una delle famiglie pistoiesi più influenti dell’epoca) e destinato ad accogliere i frati Francescani Minori dell’Osservanza. Attualmente è della società Rinascimento Srl ed è utilizzato appunto per ospitare cerimonie. Nell’agosto del 2022 venne anche sottoscritta una convenzione tra la Rinascimento e il Comune di Pistoia per attuare un intervento che, per stralci, prevedeva interventi sulla viabilità tra il giardino zoologico e l’area di Giaccherino e la sistemazione del complesso architettonico modificandone la destinazione d’uso da direzionale di servizio a turistico-ricettivo.

Al momento una delle possibili cause del crollo, al di là delle condizioni strutturali dell’edificio, è rappresentata dal cosiddetto “effetto risonanza”. Non sarebbe un caso quindi che il cedimento del pavimento sia avvenuto mentre, secondo una prima ricostruzione, nella sala si stava ballando. Sintetizzando al massimo: il movimento di gruppo secondo un preciso ritmo produce delle vibrazioni, e se quelle vibrazioni assumono una certa frequenza (che varia da struttura a struttura) ne possono causare appunto il crollo. E infatti episodi analoghi a quelli del convento di Giaccherino sono già avvenuti in diverse circostanze in passato, compresi anche altri matrimoni e sempre al momento del ballo.

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