«Mister Knaster, ci ricompri Stefano Gori per farne un pilastro del Pisa del futuro»
Lamberto Piovanelli si rivolge al nuovo patron: sarebbe un regalo stupendo per i tifosi, sa guidare bene la difesa
Andrea Chiavacci
PISA. Ci ha messo davvero poco Stefano Gori a riprendersi il Pisa. Il tempo di ritrovare la confidenza con il campo dopo la tribuna con il Brescia e la panchina di Chiavari. Poi la saracinesca nerazzurra si è riappropriata del suo posto dopo i sei mesi, comunque positivi, di Simone Perilli. Un ritorno temporaneo, visto che Gori è in prestito dalla Juventus fino al 30 giugno. In cinque partite ravvicinate il portiere bresciano ha chiuso imbattuto in tre occasioni, con la ciliegina del rigore parato a Boateng a Monza.
Proprio sotto gli occhi del suo mentore Adriano Galliani, che lo portò al Milan nel gennaio del 2014 dal Brescia. Un regalo dell’allora amministratore delegato rossonero al tecnico della Primavera, il suo pupillo Filippo Inzaghi, che era rimasto stregato da Gori nella gara vinta per 3-2 dal Brescia sul Milan. SuperPippo si complimentò con l’allora 17enne Gori a fine gara diventando il suo sponsor principale per il passaggio in rossonero.
Galliani vinse la concorrenza della Juventus, che voleva farne il nuovo Buffon, e acquistò metà del cartellino di Gori dal Brescia per 600mila euro, portandolo subito nella Primavera che si preparava per il Torneo di Viareggio. Gori, insieme a Vido, risultò uno dei protagonisti della vittoria rossonera nel prestigioso torneo giovanile. Galliani, dopo la finale vinta 3-1 con l’Anderlecht, scese nello spogliatoio dello Stadio dei Pini per fare i complimenti a Gori: «Bravo, io e lei dovremo conoscerci meglio più avanti».
Nell'estate 2014 Galliani pagò poi la seconda metà del cartellino al Brescia cedendo inoltre il portiere Lorenzo Andrenacci, ancora oggi nella rosa delle rondinelle e che lo scorso anno ha esordito in A con i biancazzurri proprio contro la Juventus.
Gori invece, dopo un anno di apprendistato con Inzaghi in prima squadra, non ha trovato spazio nel Milan complice anche l’esplosione di Donnarumma. Dopo Bari e Pro Piacenza è arrivata la consacrazione a Pisa con la promozione in B e la splendida stagione tra i cadetti conclusa però con l’infortunio alla spalla prima di passare alla Juventus. La squadra del cuore di Gori. Dopo il ritorno a Pisa molti tifosi sognano che il patron nerazzurro Alexander Knaster regali a D’Angelo, proprio come aveva fatto Galliani con Inzaghi, Stefano Gori.
«Sarebbe un regalo stupendo per la Pisa sportiva e un primo mattone per costruire un futuro importante – dice il grande ex nerazzurro Lamberto Piovanelli, che trent’anni fa passò dal Pisa alla Juventus proprio come Gori –. Al tempo stesso però il ragazzo non deve essere ingabbiato e merita decisamente la grande ribalta». Piovanelli giudica Gori un portiere completo: «Sa guidare bene la difesa ed è migliorato con i piedi. Possiede grande intuito e ottimi riflessi. Conoscere la difesa lo ha aiutato molto».
Gori ha parato già 8 rigori in carriera, 6 con il Pisa. «Con me ne avrebbe parati molti di più – scherza Piovanelli –. Secondo me studia bene gli avversari, ma soprattutto ha istinto e sa sempre dove tuffarsi rapidamente. È una dote naturale». —
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