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Grosseto, follia sul bus: spray al peperoncino con 50 minorenni a bordo e scene di panico. I sospetti sui responsabili

di Elisabetta Giorgi
Grosseto, follia sul bus: spray al peperoncino con 50 minorenni a bordo e scene di panico. I sospetti sui responsabili

L’autista costretto a fermarsi e fare scendere tutti: «Episodio grave di bullismo, sono molto scosso»

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GROSSETO. Qualcuno ha spruzzato dentro all’autobus pieno di studenti lo spray urticante al peperoncino. L’autista si è visto costretto ad accostarsi e fermarsi nel primo punto disponibile. Ha spalancato le portiere del pullman, fatto scendere tutti i passeggeri – una cinquantina di minorenni appena usciti da scuola – e ha chiamato subito le forze dell’ordine. Sul posto due pattuglie della polizia.

Nessuno dei giovani passeggeri per fortuna ha riportato conseguenze dallo spray, ma la preoccupazione è stata tante. A breve saranno visionate le telecamere di videosorveglianza che si trovano a bordo dell’autbus, scatterà la denuncia.

Il folle gesto è successo poco prima delle 14 di ieri a bordo di un bus a Grosseto e a raccontarlo è l’autista Luca Caselli, in quel momento in servizio sulla linea urbana numero 3.

«La mia corsa era attiva dalle 13, 30 alle 15, 30 – spiega lui – e percorreva l’itinerario stazione, Pizzetti, via de Nicola, Gorarella, via dei Barberi, via Senese, ospedale, stazione. Un episodio molto grave che non mi era mai successo in vita mia e che poteva anche causare un incidente. Spero che le autorità intervengano il prima possibile per evitare altri episodi come questo. Si è trattato di vero e proprio bullismo», dice. Come prima cosa Caselli ha pensato a mettere in sicurezza i ragazzi.

Ma partiamo dall’inizio.

La ricostruzione

Il pullman era appena passato in via dei Barberi. «Avevo caricato alla fermata un gruppo di ragazzi tutti minorenni – racconta l’autista – e sono sicuro che i responsabili (o “il” responsabile? Non so) sono saliti in quella fermata, perché di lì a poco soffrivano tutti, a cominciare dai giovani in fondo al bus dove lo spray è stato sicuramente spruzzato. Li ho sentiti tossire laggiù, e pian piano fino in cima hanno cominciato a tossire tutti, finché non ho iniziato a tossire anch’io: la sensazione urticante ha percorso l’intero autobus che è lungo 10 metri ed è arrivata prepotente fino a me, entrandomi soprattutto in gola. Menomale che già viaggiavo con i finestrini aperti, altrimenti sarebbe stato ancora peggiore».

La sensazione evidente e immediata a tutti è stata che qualcuno avesse spruzzato lo spray al peperoncino dentro al mezzo.

«A quel punto ho deciso di fermarmi il prima possibile - prosegue Caselli - Ho arrestato l’autobus poco più avanti in via Mascagni».

I ragazzi in preda al panico e ai sintomi

In quel momento «tutti i ragazzi tossivano e stavano male: è stato un episodio veramente brutto, ribadisco: si è trattato di bulli nel vero senso del termine. Ho aperto entrambe le portiere, fatto scendere la cinquantina di ragazzi e ho chiamato subito il 112 avvisando che mi trovavo fermo in via Mascagni per quel motivo, qualcuno aveva spruzzato lo spray al peperoncino all’interno del mezzo. Ho poi spostato il pullman in un punto in cui potessero passare le auto. Poco dopo sono arrivate due pattuglie della polizia».

Sulle tracce dei responsabili

Una volta scesi, molti ragazzini se ne sono andati, altri sono rimasti sul posto e hanno reso la loro testimonianza agli agenti. Di sicuro, insieme ai giovani che sono scesi dal bus, se ne sono andati anche gli autori del gesto, che hanno fatto perdere le loro tracce. Potranno essere rintracciati dalle telecamere.

L’azienda Autolinee conferma infatti l’episodio e coglie l’occasione per ribadire che «tutti i nostri autobus sono dotati di un sistema di videosorveglianza».

L’autista Luca Caselli, che si è comportato in maniera davvero esemplare, ha fatto tutto quello che poteva fare per mettere in sicurezza i ragazzi e il mezzo. È rimasto scosso per la gravità dell’accaduto che «purtroppo ha anche messo a rischio la salute e l’incolumità di tutti i minorenni trasportati. Io ho provato a mettermi nei panni dei loro genitori: i giovani che stavo trasportando potevano essere intossicati e, se allergici, anche avere uno choc anafilattico e “rimetterci il calzino”. Non voglio nemmeno pensarci».

A parte questo, l’episodio ha anche creato intralcio al pubblico servizio, provocando enormi disagi. «Spero vivamente che non capiti mai più e che i responsabili siano presto rintracciati e denunciati anche e soprattutto grazie al nostro sistema di videosorveglianza».

Purtroppo non è la prima volta che succede. Se ne ha memoria in Toscana, dove un anno fa, ad aprile 2024, per lo stesso gesto furono scoperti e denunciati due minorenni a Piombino.
 

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