Il Tirreno

Strade pericolose

Fi-Pi-Li, parabrezza sfondato da un tubo di ferro: il racconto-choc dell’insegnante alla guida, la denuncia e la beffa finale – Video

di Andreas Quirici

	Il parabrezza sfondato da un tubod i ferro in FiPiLi
Il parabrezza sfondato da un tubod i ferro in FiPiLi

Grande paura per un docente di 28 anni nel tratto di Empoli: «Ho rischiato la vita ma ora dovrò pagarmi i danni, carabinieri e Avr non possono farci niente»

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EMPOLI. Il solito viaggio tra la casa dove abita a Campi Bisenzio e la scuola di Castelfiorentino dove fa l’insegnante di sostegno si è trasformato in un incubo con beffa per Davide Denis Di Gregorio che quando stava per uscire dalla Firenze-Pisa-Livorno allo svincolo di Empoli ha visto volare verso la sua auto un tubo di ferro da sotto le ruote del camion che lo precedeva. «Sono stati attimi – racconta –. Ho sentito la botta e mi sono portato la mano al viso considerato che ha colpito il vetro anteriore. Penso che mi sia andata bene, anche alla luce della risposta che ho ricevuto da forze dell’ordine e Avr».

Dopo aver preso atto del buco di dimensioni rilevanti che si è formato sul parabrezza, ha presentato denuncia ai carabinieri e si è rivolto al gestore per la manutenzione in superstrada. In entrambi i casi, la risposta ricevuta sa, appunto, di beffa. «Mi hanno detto che non avendo preso la targa del camion – riprende Di Gregorio – non potevano fare molto per risarcirmi. A entrambi ho chiesto se avrebbero dato la stessa risposta ai miei genitori se fossi morto nell’incidente».


Difficile dare torto all’insegnante che, poco dopo essersela vista davvero brutta e aver chiamato il padre per sfogarsi e raccontargli quanto accaduto alle 7,30 di ieri, ha pubblicato le foto dei danni subiti sulla pagina di Facebook “I dannati della Fi-Pi-Li”, spiegando i fatti successi poco prima. Probabilmente un tentativo di essere rincuorato dopo aver capito che i danni da riparare saranno completamente a suo carico. «Alla fine penso che l’importante sia che possa raccontare una situazione che potrebbe capitare a chiunque lungo la Firenze-Pisa-Livorno – ammette –. Se ripenso a quei momenti, non so dire se il pezzo di ferro si sia staccato dal camion o se lo abbia trovato sulla strada passandosi sotto con le ruote e facendolo saltare fino all’altezza del vetro della mia auto. Dopo avermi colpito è scivolato a bordo strada e non dovrebbe aver fatto ulteriori danni».

Attimi di puro terrore in cui Davide Denis ha pensato a proteggersi senza riuscire a fare altro. «Pioveva, il traffico era notevole come sempre – racconta ancora –. Sfido chiunque a rincorrere il camion e annotare la targa. Fra l’altro ero a poche centinaia di metri dall’uscita. Viaggiavo tranquillamente a destra. Poi tutto è cambiato in pochissimi istanti. Che potevano essermi fatali».

Sembra non darsi pace per quello che gli è accaduto fra gli svincoli di Empoli Est ed Empoli, un tratto dove non ci sono telecamere e in cui l’autovelox presente si attiverebbe solo quando viene rilevato un eccesso di velocità delle auto in transito, oltre i limiti imposti dal codice della strada. «Anche l’assenza di videosorveglianza incide sul fatto che dovrò pagarmi i danni – aggiunge Di Gregorio –. Almeno questa è la spiegazione che ho ricevuto da polizia stradale, carabinieri e Avr. Diciamo che le prossime vacanze di Pasqua non partono nel migliore dei modi. Ma so di dover guardare avanti e di rendermi conto che avrei potuto subire conseguenze ben più gravi del buco sul parabrezza in cui si può infilare un braccio».

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