Il Tirreno

Pisa

La notte da incubo

Ladri nella villa di Giuseppe Corrado: il presidente del Pisa narcotizzato e derubato in Versilia

di David Biuzzi

	Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado durante una conferenza stampa
Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado durante una conferenza stampa

Aperti gli occhi ha subito notato che la camera era a soqquadro con cassetti aperti: indagano i carabinieri

12 giugno 2024
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FORTE DEI MARMI. Svegliarsi dentro un incubo. Un paradosso, già, ma è quello che è capitato al presidente del Pisa Sporting Club, Giuseppe Corrado, e al figlio Giovanni. Con il primo che, nelle scorse settimane, è stato (verosimilmente) narcotizzato e (sicuramente) derubato nella propria villa di Forte dei Marmi, dove risiede per larga parte della settimana, e il secondo che involontariamente ha evitato guai peggiori. L’episodio risale al 25 maggio scorso.

La ricostruzione

Secondo il racconto fatto dallo stesso massimo dirigente nerazzurro ai carabinieri prima e da alcuni amici poi, era andato a letto da solo (la moglie e il resto della famiglia vivono a Parma e si ricongiungono, impegni calcistici permettendo, nei fine settimana) svegliandosi al mattino con alcune ore di ritardo rispetto alle consolidate abitudini. Aperti gli occhi ha subito notato che la camera era a soqquadro con cassetti aperti e la borsa preparata la sera precedente (proprio per l’imminente rientro in Emilia) aperta col contenuto rovesciato. Ci ha messo poco, Giuseppe Corrado, a realizzare cosa fosse successo. Così è subito corso verso la camera del figlio Giovanni, rientrato quando lui già dormiva. Neanche l’amministratore delegato e direttore generale del club si era accorto di niente, ma la sua camera non era stata violata o visitata. Un rapido sopralluogo della villa, ovviamente dopo aver allertato la locale stazione dei carabinieri, ha permesso di individuare una veranda sul retro, con la porta-finestra forzata, come il luogo dell’intrusione.

La dinamica

La dinamica, il racconto dei Corrado, ma anche quanto trapela dagli inquirenti, fanno pensare che i ladri siano entrati nella notte quando Giuseppe, in quel momento da solo in casa, stava già dormendo nel suo letto e il figlio Giovanni non era ancora rientrato. Proprio l’arrivo di quest’ultimo ha messo in fuga i malviventi, forse avvertiti da un “palo” all’esterno della struttura, che hanno lasciato in fretta e furia la casa. Tesi confermata dal ritrovamento di una parte della refurtiva, gioielli e oggetti preziosi, nel giardino esterno. Non solo, sembra che la zona sia nel mirino di una banda che agisce con lo stesso modus operandi e conclude le sue azioni criminose allontanandosi con le auto dei proprietari. Il rientro del più giovane dei dirigenti nerazzurri, dunque, ha impedito che il piano potesse essere portato a termine.

Le indagini

Non solo. Come detto, ha costretto i ladri a lasciare in tutta fretta casa Corrado lasciando sul posto anche gran parte del bottino. I contati trovati e alcuni oggetti preziosi sono stati comunque rubati. Dalle indagini, come detto, si stanno occupando i carabinieri. Che hanno subito esaminato le telecamere della casa e quelle presenti nelle vicinanze. Da quando emerge, però, sembra che la banda, evidentemente esperta, abbia agito con i volti coperti e, probabilmente, dopo aver studiato le abitudini dei padroni di casa. Danno limitato, insomma, ma sicuramente una terribile disavventura per la famiglia Corrado.

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