Il Tirreno

Pisa

cultura

In un libro la storia della Cattedrale di Pisa

Luca Daddi
La Cattedrale di Pisa
La Cattedrale di Pisa

Il volume edito da Pacini è stato voluto dalla Cassa di Risparmio di San Miniato ed è stato curato da Gabriella Garzella, Antonino Caleca e Marco Collareta. Le foto sono di Irene Taddei

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PISA. Si intitola “La Cattedrale di Pisa” ed è il libro che la Cassa di Risparmio di San Miniato Spa ha dato alle stampe con Pacini Editore. Il volume - diviso in due sezioni: la storia e le opere - è stato curato da Gabriella Garzella, Antonino Caleca, Marco Collareta e ospita anche contributi di Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Mauro Ronzani, Marco Frati, Gabriella Rossetti, Valerio Ascani, Ottavio Banti, Giovanna Tedeschi, Lorenzo Carletti, Mariagiulia Burresi, Cristiano Giometti, Cinzia Maria Sicca, Gabriele Donati, Antonella Capitanio, Domenica Digilio, Nadia Montevecchi e Anton Sutter. Foto di Irene Taddei. Alessandro Bandini, presidente di Carismi Spa, ha scritto la presentazione, mentre l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ha firmato l’introduzione.

«Il progetto che trova realizzazione in questo volume - sottolinea Bandini - è finalizzato a documentare la suggestiva bellezza e i pregi artistici della Cattedrale di Pisa, in occasione del 950° anniversario della posa della sua prima pietra. Questa pregevole pubblicazione, frutto del lavoro di studiosi competenti e appassionati, offre un’analisi rigorosa e una descrizione dettagliata della Cattedrale e dei suoi preziosi tesori e vuole essere una tangibile testimonianza, da un lato, del rapporto affettivo che lega la Cassa alla città di Pisa e, dall’altro, dell’interesse alla tutela del patrimonio culturale della comunità e alla promozione dei territori di riferimento, che costituisce tratto essenziale della nostra Banca».

Assai significative le parole conclusive di monsignor Benotto nell’introduzione: «A tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume, il saluto e la riconoscenza di chi, in questo momento, custodisce la fiaccola della tradizione apostolica in terra pisana e soprattutto, quando celebra i divini misteri nella Cattedrale di Pisa, sente tutta la sua piccolezza di fronte alla grandezza di uno scrigno di arte e di fede che è patrimonio non solo dei credenti in Cristo, ma dell’umanità intera».
 

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