Il Tirreno

Pisa

Un Premio Pisa di qualità, con Avati e Guglielmi sugli scudi

Sopra Pupi Avati durante il suo intervento e sotto i premiati (il primo a destra è Angelo Guglielmi) con il sindaco
Sopra Pupi Avati durante il suo intervento e sotto i premiati (il primo a destra è Angelo Guglielmi) con il sindaco

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 PISA. Un'edizione del Premio letterario Pisa di ottimo livello, quella che si è svolta ieri sera nella sala delle Baleari del Comune di Pisa, per la qualità dei premiati e delle opere e per la presenza di due pietre miliari per il giornalismo e il cinema: rispettivamente Angelo Guglielmi e Pupi Avati.  Lo hanno ribadito le istituzioni (il sindaco Marco Filippeschi) e le stesse giurie che hanno selezionato le 115 opere arrivate per la 54.ma edizione (o meglio i tre presidenti: Walter Pedullà per la narrativa, Ennio Cavalli per la poesia e Alessandro Martinengo per la saggistica) e lo stesso presidente del Premio Pisa, il maestro Giancarlo Ceccarini.  Ma anche per i significativi interventi di Pupi Avati e di Angelo Guglielmi che hanno apprezzato i due premi speciali (il primo vincitore del Galeone d'oro del Rotary Pisa, il secondo che si è aggiudicato la medaglia d'onore del Presidente della Repubblica Napolitano e la Croce d'oro di Pisa del Comune).  "Le rondini di Montecassino" (edizioni Guanda) della scrittrice Helena Janeczek, ha avuto la meglio su altre 39 opere in gara nella sezione narrativa (era l'unica assente alla premiazione, perché vincitrice anche di un premio a New York la cui cerimonia era in contemporanea). Per la poesia (25 opere esaminate) il premio è andato a "Bestia di gioia" edito da Einaudi e scritto da Mariangela Gualtieri.  Tra le 50 opere in gara nella sezione Saggistica, è stato scelto quello che appare già un capolavoro del grande italianista Carlo Ossola, "Il continente interiore", edizioni Marsilio. Nella sezione Poesia, segnalazione speciale con premio "Opera Prima", a "Le Rondini di Manet" (ed. Polistampa) dell'autrice marchigiana Anna Elisa De Gregorio, che in tarda età ha scoperto la vocazione per la scrittura.  Come di consueto, le giurie congiunte, hanno assegnato altri riconoscimenti: premio d'Attenzione al musicologo pisano Stefano Barandoni; premio speciale "Renato Buoncristiani" all'artista Luca Battini, che ci consegnerà entro il prossimo anno l'affresco sulla vita di S.Ranieri nella chiesina di S. Vito.  Di particolare effetto le parole di Pupi Avati che riguardo alla sua produzione artistica (ha diretto 42 film), ha detto: «Bisogna guardare sempre avanti, non considerare mai quello che si è fatto sufficiente. Non essere mai all'altezza è ciò che mi tiene in piedi ed è per questo che da 72 anni faccio un'opera prima».  Angelo Guglielmi, che tra gli anni Ottanta e Novanta ha trasformato Rai 3 in una corazzata televisiva, inventando anche programmi che ancora oggi sono in auge (Quelli che il calcio, Samarcanda, Mi manda Lubrano e Chi l'ha visto? e altri ancora) ha spiegato perché gli fa particolarmente onore questo premio: «Innanzitutto perché è a Pisa, sede fra l'altro di una prestigiosa Scuola di eccellenza come la Normale, ma anche per il fatto che è il primo premio che ricevo, a parte quello che ho avuto a Bruxelles un po' di anni fa, ma consisteva in una somma di denaro».

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