La spiegazione
Barista esce dal coma e torna al lavoro dopo il terribile rogo: «Così ho ripreso la mia vita»
Castiglioncello, Mauro Martelli è di nuovo al bancone del Ginori: «Anche la mia casa ora è agibile»
CASTIGLIONCELLO. La scintilla e, subito dopo, le fiamme accompagnate da un denso fumo nero che invade in fretta gran parte del palazzo. C’è un uomo accasciato sul pianerottolo. I soccorritori lo afferrano e lo portano via da lì. È gravissimo, in pronto soccorso. Ecco, dunque, che viene trasferito, in coma, nel reparto di Rianimazione. «Ho riaperto gli occhi in ospedale. Non riuscivo a parlare». Ma sorrideva a chi aveva accanto. «Ascoltavo e basta. Non riuscivo a fare altro». Ed è così che ha saputo che cosa gli era appena successo. Era rimasto coinvolto nell’incendio avvenuto nella palazzina di Livorno, in Corea, in cui si trova il suo appartamento. Ma Mauro Martelli, 64 anni, si è ripreso. E, a distanza di poco più di due mesi da quei fatti, è tornato al lavoro dietro al bancone del Caffè Ginori di Castiglioncello. È di nuovo all’opera da una ventina di giorni, accolto dai sorrisi di colleghi e clienti, e dice di star bene. «Come se non fosse successo niente».
L’incendio
Era il 17 gennaio scorso quando, ancor prima dell’alba, un incendio è divampato in una palazzina popolare di Livorno prendendo forza all’interno di uno degli appartamenti al primo piano. Dall’innesco della camera da letto le lingue di fuoco sono poi arrivate a lambire anche gli appartamenti del piano di sopra. E il fumo si è presto insinuato ovunque. Tanto che Mauro Martelli, che a un certo punto ha aperto la porta del suo appartamento, è stato investito da una densa coltre di calore. «Mi hanno trovato svenuto sul pianerottolo e mi hanno portato fuori – racconta – . C’era molto fumo e le fiamme arrivavano fino al secondo piano. Tutte queste cose me l’hanno raccontate».
Il risveglio
Perché, appunto, il suo unico ricordo è quello di aver aperto gli occhi in ospedale, dopo qualche giorno di coma. «Lì ho ascoltato i racconti su quanto mi era successo. Da parte mia non parlavo molto». Anche perché non era ancora in buone condizioni. E così ha ricostruito l’accaduto, tassello dopo tassello. Le cause dell’incendio dovrebbero essere state accidentali (all’epoca dei fatti si parlò del sovraccarico di una presa elettrica). Ma «dobbiamo vedere la perizia dei vigili del fuoco», spiega Martelli che, a seguito del periodo trascorso in ospedale, è stato per un po’ sotto osservazione a Villa Tirrena prima di essere dimesso. E a quel punto ha ripreso in mano la sua vita.
Il ritorno alla vita
«Sono tornato a casa, che adesso è di nuovo agibile – spiega –. Dovrò ricomprare qualcosa ma tutto sommato è abbastanza pulita». Ed ha recuperato anche la sua postazione al Caffè Ginori, dove lavora da anni come barista e dove ormai è diventato amico di tutti nonché un punto di riferimento per colleghi e clienti che, specialmente d’estate, vengono da mezza Italia e da tutta la Toscana. «Sono rientrato al lavoro verso l’inizio di aprile – conclude il barista –. Sono operativo e sto bene». Pronto, dunque, a preparare un altro caffè nel centro di Castiglioncello. Come sempre.
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