Il Tirreno

Anche Edoardo Persico lascia il Basket Golfo

di Gianni Gorini
Anche Edoardo Persico lascia il Basket Golfo

Il lungo livornese nella prossima stagione sarà a Piacenza in A2 con l’Assigeco «Grazie alla dirigenza, alla Marea Giallolbù, a Bagnoli e ai ragazzi dell’Under 14»

03 luglio 2016
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PIOMBINO. Continuano le notizie in uscita dal Basket Golfo in previsione composizione della rosa prossima stagione in B 2016/2017.

Anche prevedibili?

Forse.

Dopo Venucci e Gigena arriva l’addio (anche questo molto pesante sul piano della qualità) di Edoardo Persico.

Scompare dalla rosa di coach Massimo Padovano anche l’ultimo arrivo della passata stagione da Livorno, tra i giocatori che hanno reso grande il campionato dei gialloblù, senza niente togliere a chi ha fatto loro corona.

Il lungo livornese ha scelto di giocare nella prossima stagione a Piacenza in A2 con l’Assigeco (ex Casalpusterlengo).

Gli sportivi a questo punto possono soltanto attendere le notizie dei nuovi arrivi dopo le conferme al momento di Bianchi, Pedroni e Franceschini.

C’è da augurarsi che si chiuda il ciclo dei partenti, che - come detto - ha visto sparire tutta l’ottima campagna acquisti della stagione passata.

Sono certamente addii pesanti per la qualità dei giocatori, (basta sottolineare che due sono passati alla categoria superiore).

Da registrare ancora quindi per la cronaca anche il saluto rivolto da Persico alla società, a Padovano e ai tifosi.

Una conferma che non può che fare piacere è poi il fattore che Piombino, per chi lascia, non è stata un passaggio ma una stagione oltre che positiva anche vissuta, e legata ad un momento della loro vita sportiva che non verrà dimenticato.

Il tutto in attesa che la società completi una rosa per il momento piuttosto “zoppa”.

«Eccoci al momento più difficile, quello dei saluti. Aspettavo – così inizia il saluto di Persico – l’ufficialità della cosa e rimandavo perché, per come sono fatto, mi dispiace davvero salutare una piazza, che anche solo per un anno è stata la mia casa, e prima di essere una società sportiva, è una vera famiglia. Non voglio rispolverare i momenti che ci hanno accompagnato perché sono e resteranno impressi nella memoria di tutti, ma semplicemente descrivere un momento che ho portato sempre con me, e che penso racchiuda la sintesi di ciò che é giocare a Piombino».

« Era – ricorda Persico – inizio settembre se non sbaglio, una bella sera in piazza Bovio dopo la presentazione della squadra... venivamo da una settimana di amichevoli contro Pielle Livorno e Libertas, in cui avevamo vinto senza aver brillato, causa lavori in corso della solita faticosa preparazione estiva. Il presidente Lolini mi si avvicinò e mi chiese come stesse andando; risposi che ci stavamo impegnando, che ancora dovevamo amalgamare i nostri ruoli ma che eravamo un bel gruppo eccetera. Mi interruppe subito dicendomi che non voleva sapere delle cose inerenti al gioco ma solo e soltanto se mi stavo trovando bene a Piombino e se mi piacesse la città. Questo poteva sembrare una banalità, ma in quell’istante capii tante cose e soprattutto dove ero arrivato».

« Auguro – prosegue – a tutti i ragazzi che giocano di vestire questa maglia e che possano sposare a pieno il suo spirito. Il motivo per cui vado via, è solo perché per una cosa o un'’altra ho sempre evitato certi treni. Adesso che se ne presenta ancora uno voglio potermi mettere in gioco, tentare fin quanto posso di sfamare la sana sportiva ambizione che ritengo non debba mai spegnersi».

«Voglio ringraziare – conclude Persico – il presidente e la società tutta, i tifosi della Marea Gialloblù che sono stati i veri protagonisti delle nostre domeniche, ci hanno fatto sentire dei campioni, Poi un saluto a coach Padovano e all’intero staff, allo spogliatoio e un grazie particolare ai vecchi che ci hanno accolto nel migliore dei modi, come direbbe il capitano, “Siete stati incredibili”. Infine, ma non per minore importanza, Marco Bagnoli e i ragazzi dell’Under 14 che mi hanno dato la possibilità di divertirmi da un altra prospettiva. Ciao e grazie di cuore a tutti, un abbraccio».

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