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Piombino, il cinema-teatro Metropolitan non chiude: gestione prorogata

di Luca Centini

	Cinema teatro Metropolitan di Piombino
Cinema teatro Metropolitan di Piombino

Prima le indagini sismiche, poi le procedure per il nuovo bando

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PIOMBINO. La cooperativa Nuovo Metropolitan continuerà a gestire il cinema - teatro fino alla fine di giugno del 2026, in base a una nuova proroga assegnata dal Comune. Sempre che, prima di quella data, non si siano completate le procedure per l’affidamento – tramite bando – a un nuovo gestore. Nel frattempo, a partire dal primo maggio, la struttura resterà chiusa temporaneamente per permettere alla ditta incaricata dal Comune di completare le indagini sismiche sulla struttura, indispensabili a garantire gli standard di sicurezza dell’edificio storico. Il futuro? Non è stato approfondito durante la discussione in consiglio comunale, nonostante sullo sfondo vi sia sempre il progetto di riqualificazione da 16 milioni di euro caldeggiato dall’amministrazione e criticato aspramente dall’opposizione, che lo considera sproporzionato. Sono questi i punti cardine della risposta che l’assessora Sabrina Nigro ha dato replicando all’interpellanza presentata dal gruppo consiliare del Pd sul destino del cinema - teatro, visto la scadenza del contratto di affitto di ramo d’azienda con la cooperativa Nuovo Metropolitan il prossimo 30 di aprile. Così, dopo giorni in cui il Metro è stato al centro del dibattito fuori dalle stanze delle istituzioni (Piombino Domani, Pd e Sinistra Italiana hanno già raccolto 2.500 firme), la questione del teatro è arrivata in consiglio. E, finalmente, l’amministrazione è uscita allo scoperto. «Abbiamo a cuore il destino del Metropolitan che è l’unico cinema e teatro della città, la strada che abbiamo individuato è questa – ha spiegato l’assessora Nigro – le indagini sismiche sono indispensabili per mantenere aperta la struttura e prima dell’esito di queste rilevazioni non possiamo produrre atti amministrativi. Per questo abbiamo deciso di prorogare il contratto con la cooperativa».

Una risposta che non ha soddisfatto l’opposizione, come ha spiegato subito la consigliera del Pd Martina Pietrelli. «Ci sono volute 2500 firme, raccolte in meno di un mese in appena cinque banchetti, per avere una risposta da parte dell’amministrazione – attaccano dal Pd e da Piombino Domani – L’assessora Nigro ha comunicato che l’amministrazione ha intenzione di prorogare di un anno la concessione all’attuale gestore e che il ritardo è stato causato dalla necessità di effettuare dei rilievi sulla sismicità dell’edificio, che inizieranno dai primi di maggio. Peccato che già dal 17 settembre 2024 l’amministrazione comunale avesse deliberato di affidare un incarico per l’effettuazione delle verifiche che avrebbero dovuto svolgersi entro un massimo di 6 mesi. In realtà niente di tutto questo è stato fatto». Per Pd e Piombino Domani «si naviga a vista, senza alcuna capacità di programmare. La nostra sensazione è che senza la nostra raccolta firme non ci sarebbe stata nessuna proroga, e il teatro sarebbe chiuso. In ogni caso abbiamo buone ragioni per credere che la proroga proposta di un solo anno fino al 30 giugno 2026 non affronti il problema e lo sposti semplicemente avanti».
 

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