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Authority, dopo la bocciatura Simone De Rosas nel mirino di una parte dei dem

di Manolo Morandini
Authority, dopo la bocciatura Simone De Rosas nel mirino di una parte dei dem

Il segretario Pd di Piombino convoca d’urgenza la direzione

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PIOMBINO. «A nome di chi parla?». Nella burrascosa galassia Dem della Val di Cornia arriva la tempesta perfetta. Non fossero bastate le batoste elettorali, con i relativi strascichi e contrapposizioni interne, nella partita in corso per il nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale si registra il giudizio apertamente critico sul piombinese Luciano Guerrieri - presidente dell’Authority in carica e in corsa per la riconferma - del segretario della federazione Pd Piombino - Elba Simone De Rosas. Qualcosa è sfuggito tant’è che in tutta fretta, e a frittata ormai servita, il segretario De Rosas convoca la direzione territoriale e comunale di Piombino.

È una questione di tempi. I Dem si ritroveranno lunedì 17 marzo alle 17,30. Sperare che per allora i mal di pancia siano passati è un’aspettativa lontana dalla realtà. Contenuto e metodo non sono piaciuti a tanti, ma si proverà a confinare nelle stanze della federazione la discussione. Prima si è dato il giudizio su Guerrieri. Poi, si chiede di approfondire e confrontarsi sul tema per una sintesi che quel parere avrebbe dovuto suffragare. All’ordine del giorno del direttivo c’è l’analisi dei risultati ottenuti e delle criticità emerse nella gestione dell’Autorità di sistema portuale. Titolo su cui De Rosas ha già deliberato: «Ci sono state in questi anni tante criticità, il porto di Piombino ha moltissime potenzialità al momento non sviluppate, prova ne è il grido di dolore delle imprese portuali che hanno chiesto di lasciare il rigassificatore perché attualmente è l’unico a portare ricchezza in porto. Nei fatti gli operatori denunciano che Piombino non ha avuto la crescita che ci si aspettava negli ultimi anni, molte aree sono pronte ma da collegare con la rete elettrica e idrica, non c’è chiarezza su quale sia la vocazione di questo scalo a livello industriale, chiarezza che peraltro non ha neanche il Comune». Così ha dichiarato al Tirreno.

Giudizio tranchant e paradossale se si considera che Guerrieri è piombinese e il porto di Piombino l’ha guidato per anni, così come la città. È stato nominato presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nel 2021. Dal 1988 al 1995 è stato impiegato presso la Compagnia Sarda di Navigazione con la nomina nel 1990 a procuratore e institore presso la sede secondaria di Piombino. Nel 1995 è stato eletto sindaco di Piombino e confermato per un quinquennio nel 1999. Il 7 giugno 2005 è stato nominato presidente dell’Autorità Portuale di Piombino e confermato poi nel 2009. Durante la presidenza dell’Autorità Portuale di Piombino è stato nominato vicepresidente di Assoporti, con delega in materia ambientale. Dal mese di luglio 2013 al mese di marzo 2017 è stato nominato commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Piombino. Dal 2017 al 2019 è stato presidente e amministratore delegato della Porto di Livorno 2000.

C’è anche un altro punto all’ordine del giorno del direttivo Dem del 17 marzo: ruolo del Partito Democratico nelle scelte per la nuova governance. Intanto, De Rosas sembra essersi smarcato, sebbene nello sparare ad alzo zero abbia precisato che «non è una bocciatura di Guerrieri, ma la fotografia delle molte criticità». Tant’è che a domanda precisa: come si posizionerà il Pd del sud della provincia? Il segretario della federazione risponde: «Pensiamo che la continuità del lavoro sia un valore, ma, ripeto, crediamo che non si sia fatto abbastanza per la crescita del porto di Piombino e per lo sviluppo che poteva portare a città, territorio e Toscana. È ciò che dicono le imprese del porto».

Il porto di Piombino sconta di riflesso la crisi che ha investito da anni le imprese del polo siderurgico. Poi è arrivata la patata bollente del rigassificatore, ormeggiato sulla scorta dell’emergenza nazionale alla banchina est della darsena nord e in esercizio da luglio 2023. Ma a pesare più che il porto sarebbe stata la linea tenuta da Guerrieri nelle amministrative dello scorso giugno. Gli verrebbe imputato di non aver sostenuto le iniziative Dem per la corsa a sindaco di Piombino di Gianni Anselmi. Anzi, c’è anche un episodio più volte additato in negativo: l’inaugurazione il 7 maggio della bretellina dal Gagno al porto realizzata dall’Autorità di sistema, con il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco Francesco Ferrari, quest’ultimo già in corsa per il secondo mandato.